Da oggi 15 novembre al via il servizio che permetterà ai cittadini di ottenere, autonomamente e gratuitamente, i certificati anagrafe online. Si potrà accedere alla piattaforma ‘Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente’. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato il primo a scaricare, anticipatamente, il primo certificato digitale.
Da un comunicato divulgato dal ministero per l’innovazione tecnologica e la Transizione digitale, dal ministero dell’Interno e da Sogei, emerge che i cittadini avranno la possibilità di scaricare ben 14 certificati per uso personale o per un componente della propria famiglia, senza doversi recare allo sportello.
Sarà possibile scaricare i certificati Anagrafo di:
• nascita;
• matrimonio;
• cittadinanza;
• esistenza di vita;
• residenza;
• residenza Aire;
• stato civile;
• Stato di famiglia;
• residenza in convivenza;
• stato di famiglia Aire;
• stato di famiglia con rapporti di parentela;
• stato libero;
• anagrafico di Unione Civile;
• contratto di Convivenza.
Per tali certificati non è previsto il pagamento del bollo, saranno gratuiti e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo e potranno essere rilasciati anche in forma contestuale. Al portale si può accedere con la propria identità digitale (Spid, Carta d’identità Elettronica, Cns). Se la richiesta riguarda un proprio familiare, il sito mostrerà l’elenco dei componenti della famiglia per i quali si può richiedere un certificato. Tra l’altro, il servizio permette di verificare la correttezza dei dati e di poterlo scaricare in formato pdf oppure riceverlo per email.
Con il servizio dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente ogni aggiornamento sarà consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla motorizzazione civile.
Il Ministero dell’interno ha affidato la realizzazione del progetto a Sogei, partner tecnologico dell’amministrazione economico-finanziaria, che si è occupata anche dello sviluppo del nuovo portale. Il titolare del coordinamento tecnico-operativo dell’iniziativa risulta essere il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
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