21 luglio 2018

Rinnovato il vertice dell’INRL; Baresi riconfermato Presidente

Autore: Ester Annetta
Si sono tenute ieri le elezioni per il rinnovo dei vertici dell’INRL (Istituto Nazionale Revisori Legali), l’organizzazione sindacale tra le più rappresentative delle professioni economico-amministrative, tra l’altro riconosciuta dal MEF, lo scorso 1° agosto 2017, quale ente formatore dei revisori legali.

Il nuovo mandato ricoprirà il triennio 2018-2021.

La candidatura di un’unica lista, denominata “Innovazione europea e tradizione italiana” e capitanata dal presidente uscente Virgilio Baresi, è espressione significativa della volontà di operare all’insegna dell’unità, con una sola squadra forte e coesa, che – secondo quanto auspicato nel programma elettorale – possa penetrare professionalmente in tutto il sistema economico-sociale italiano, dagli enti pubblici alle aziende private, dalle realtà governative alle piccole imprese, per difendere tutti i cittadini-contribuenti che da tempo richiedono trasparenza ed equità.

Il nuovo Consiglio Nazionale, rinnovato al 30% e connotato da una diffusa rappresentatività territoriale, si compone – accanto al rieletto Presidente Baresi, di: Ubaldo Procaccini (Napoli), Gaetano Carnessale (Teramo), Katia Zaffonato (Padova), Michele Giannattasio (Roma), Gianpaolo Pistocchi (Ravenna), Paolo Brescia (La Spezia), Mattia Lettieri (Avellino), Franco Gaslini (Milano), Maria Carla Manca (Oristano), Luigi Maninetti (Brescia), Ciriaco Monetta (Cosenza), Luigi D’Amelio (Barletta), Desiderata De Angelis (Roma), nonchè di Antonio Maria Gigliotti (Catanzaro); e dai membri supplenti Vincenzo Della Monica (Salerno), Carmine Nigro (Matera), Claudio Rasia (Vicenza), Adolfo Santoni (Pescara).

Per il Collegio dei Revisori: Adriano Siuni (Oristano), Andrea Piatti (Brescia), Andrea Giorgi (Roma); membri supplenti: Mauro Lovisari (Milano) e Mauro Tomietto (Treviso).

Incisivi e consistenti gli obiettivi che la nuova squadra si prefigge di raggiungere, primo tra tutti un’azione mirata a rilanciare il tema dei diritti negati alla categoria: la rappresentanza tributaria e la cassa di previdenza (a proposito del primo tema, si ricorda la memoria che l’INRL – forte anche del consolidato rapporto col Parlamento dell’Unione Europea, confermato dalla presenza del vice presidente del Parlamento UE, Fabio Massimo Castaldo alla sua recente assemblea generale - ha inviato all’Agenzia delle Entrate ed ai referenti del Mef con l’intento di portare all’attenzione di questi ultimi gli aspetti di illegittimità rinvenibili nell’intenzione che - secondo notizie circolanti – avrebbe l’Agenzia delle Entrate di escludere i revisori legali dai contenziosi tributari di imprese e cittadini-contribuenti. Difatti, secondo l’Istituto, tale volontà disattenderebbe gli obblighi della nuova legge in vigore dal gennaio 2017 (D. Lgs. 39/2010), estromettendo dalla rappresentanza tributaria una figura che ha ricevuto il pieno riconoscimento dall’Unione europea, divenendo una libera professione esercitabile in tutti i paesi dell’Unione, commettendo, tra l’altro, l’errore di ignorare che rispetto ai dottori commercialisti - che operano quali consulenti di parte e che devono sostenere un esame integrativo per diventare revisori legali – i revisori legali sono l’unica figura professionale chiamata a sottoscrivere e certificare, seguendo il principio della terzietà, la trasparenza e la legalità dei bilanci, con accresciute responsabilità civili e penali. Nella suddetta memoria l’Istituto ha anche ricordato le tante iniziative intraprese con riguardo all’ambito del contenzioso, quali lo Sportello etico nei Comuni con assistenza gratuita a cittadini e imprese nei contenziosi contabili ed il protocollo d’intesa con l’Ente Nazionale per il Microcredito, al fianco delle piccole imprese).

Tra gli altri punti del programma del nuovo vertice figurano l’impegno dell’INRL – quale ente formatore – di erogare un percorso di formazione di alto profilo, nel presupposto che questo sia ciò che occorre ad un mercato professionale, si, destinato a crescere ma, altresì, a premiare soltanto le alte professionalità. A tal proposito andranno dunque incentivati - con l’elaborazione di un apposito calendario di eventi - gli incontri formativi, in linea di continuità e di ampliamento con i ben 14 incontri formativi frontali forniti nell’ultimo periodo sul territorio, nonché attraverso la formazione online, assicurata da una innovativa piattaforma digitale.

E, ancora: l’organizzazione periferica dell’Istituto, sia a livello regionale che provinciale, ed il potenziamento strategico di alcune realtà territoriali quali Roma e il Lazio, dove si svolge la maggiore attività politico-istituzionale e dove opera un gran numero di revisori legali; l’istituzione di efficaci rapporti con il Parlamento e con le amministrazioni locali, anche attraverso la collaborazione dei revisori legali iscritti all’Inrl che ricoprono ruoli politici e sono stati eletti nelle recenti tornate elettorali politiche e amministrativi; le iniziative a favore dei professionisti under 43, nell’intento di rinnovare il contributo delle nuove generazioni di professionisti contabili nel panorama nazionale ed europeo; la promozione dell’internazionalizzazione professionale, essendo quella dei revisori legali tra le poche professioni ad avere piena legittimità di azione in tutti i Paesi dell’UE; il consolidamento dei rapporti con i partner che hanno consentito all’INRL un potenziamento della sua azione: l’intesa con la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, l’intesa siglata con l’Ente Nazionale per il Microcredito, gli accordi di collaborazione siglati con la Eagle Networks per gli obblighi di conformità fissati dal nuovo regolamento sulla privacy, con la Sarc per fornire agli iscritti un adeguato supporto nelle conflittualità insorgenti con istituti bancari, finanziari e con l’Agenzia delle entrate; la sottoscrizione di convenzioni, tra cui quella con l’università Pegaso per l’avvio di una cooperazione per progetti formativi e accademici finalizzati all’aggiornamento professionale.

Le elezioni di ieri hanno consentito unicamente la formalizzazione delle cariche, mentre le deleghe ai vari consiglieri verranno assegnate subito dopo la pausa estiva.

Va ricordato in proposito che, tra le novità di maggior rilievo introdotte nel nuovo statuto dell’Istituto approvato nella scorsa assemblea generale dei delegati, è prevista l’assegnazione delle deleghe anche per i consiglieri supplenti, espediente adottato per responsabilizzare tutti i componenti dell’organismo esecutivo dell’istituto e per renderne ancor più capillare la sua azione.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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