5 aprile 2024

Adeguamento ISTAT per gli affitti degli immobili: cosa è cambiato nel mese di marzo?

Autore: Antonio Tursi
Spesso si sente parlare di adeguamento ISTAT degli affitti degli immobili dovuto all’andamento dell’inflazione e chi, per lavoro o nell’ambito della vita personale, ha a che fare con gli affitti di immobili ad uso abitativo o commerciale, avrà notato come ogni anno gli importi variano, seguendo proprio l’indice ISTAT di adeguamento e rivalutazione.

L’ISTAT ha pubblicato nel mese di marzo, con riferimento al mese di febbraio, il nuovo indice aggiornato per l’adeguamento all’inflazione dei canoni di locazione. Il calcolo è basato sull’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie italiane FOI (Famiglie di Operai e Impiegati) e viene calcolato mensilmente. A marzo resta stabile.

Cosa si intende per FOI - Il FOI è un indice ISTAT che valuta l’aumento del costo della vita delle famiglie italiane di operai e impiegati rispetto all’anno precedente controllando l’andamento di quasi 2.000 fattori che variano rispetto alle esigenze delle famiglie italiane prese in considerazione. Nei contratti di locazione immobiliare viene solitamente prevista una clausola per l’aggiornamento annuale del canone di affitto, rispetto alle variazioni dei prezzi al consumo per le famiglie FOI rilevate dall’ISTAT nell’ultimo anno solare. L’indice ISTAT deve, quindi, essere utilizzato per ricalcolare ogni 12 mesi il costo dell’affitto dell’immobile concesso in locazione.

Adeguamento ISTAT affitti marzo 2024 - In termini di variazione mensile, l’indice a marzo rimane stabile e si attesta a +119,3 così come era a febbraio scorso, ma fa registrare un lieve aumento (+0,7) rispetto all’anno precedente. L’adeguamento ISTAT ha lo scopo di allineare l’importo dell’affitto al reale andamento dell’economia e al costo della vita.

Ricordiamo che la rivalutazione sull’affitto è obbligatoria se è espressamente previsto da un’apposita clausola inserita nel contratto di locazione, che specifica anche se si tratta di una rivalutazione al 100% per contratti a canone libero o al 75% per contratti a canone concordato o ad uso commerciale.

Come funziona l’adeguamento per i canoni di locazione e quando scatta la variazione del prezzo dell’affitto? - L’ultimo aggiornamento per la rivalutazione ISTAT sugli affitti è stato pubblicato il 15 marzo 2024 ed è riferito al mese di febbraio. La rivalutazione per i canoni ad uso abitativo (adeguamento al 100%) è pari allo 0,7%, mentre per gli immobili ad uso commerciale (adeguamento al 75%) è allo 0,5%.

La formula - La formula per il calcolo dell’adeguamenti ISTAT per gli affitti è la seguente: Canone d’affitto x Indice Istat x percentuale di rivalutazione.

Si ottiene così il canone annuo rivalutato. Dividendo per 12 poi, ovviamente, si ottiene il canone mensile dell’affitto rivalutato. La rivalutazione può portare tanto a un aumento quando a una diminuzione del costo dell’affitto. È importante dirvi di non preoccuparvi, se avete una cedolare secca perché sono esclusi dall’aumento i canoni di locazione con contratti di affitto che la applicano.
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