5 aprile 2024

Soggetti esonerati dalla dichiarazione dei redditi, modello 730, nel 2024

Il modello 730/2024 è un appuntamento annuale di rilievo per la maggior parte dei contribuenti. Tuttavia, non tutti sono chiamati a questo compito. Alcuni soggetti, infatti, risultano esonerati dalla presentazione, in base a precise condizioni normative. In questo articolo, delineiamo chi non deve effettuare la compilazione del 730 per l'anno d'imposta 2023, gettando luce sulle categorie di redditi esenti e le specifiche situazioni che garantiscono tale esclusione.
Per approfondire tutte le novità sul modello 730/2024 è possibile consultare la seguente risorsa: Il modello 730/2024: le novità con informazioni dettagliate e aggiornate, essenziale per chi deve navigare le complessità della dichiarazione dei redditi.

Quali soggetti sono esonerati dal modello 730

Sono esclusi dall'onere di presentare il modello 730/2024 e la relativa dichiarazione dei redditi i contribuenti per il quale non è dovuta imposta non ecceda 10,33 euro. I contribuenti che beneficiano di questa esenzione sono i seguenti:
  • coloro che percepiscono redditi derivanti da immobili principali, pertinenze e altri edifici non affittati in comuni differenti da quello dell'abitazione principale, non esenti da IMU, e che ricevono redditi lavorativi da un unico sostituto d’imposta responsabile delle ritenute d’acconto. Se i redditi provengono da più sostituti, l'esonero è valido solo se uno di questi ha attestato l'integralità dei redditi e ha provveduto al relativo conguaglio;
  • contribuenti con redditi da lavoro dipendente o pensione, sempre che questi siano stati erogati da un unico sostituto d’imposta che ha gestito le ritenute d’acconto. L'esonero si applica anche con più sostituti d’imposta, a condizione che vi sia un conguaglio finale certificato;
  • soggetti con redditi esclusivamente provenienti da abitazione principale e relative pertinenze o altri immobili non affittati in comuni diversi da quello dell'abitazione principale, senza obbligo di IMU;
  • chi percepisce redditi da collaborazione coordinata e continuativa;
  • coloro che godono di redditi non imponibili ai fini IRPEF;
  • soggetti con redditi assoggettati a imposta sostitutiva, come interessi su conti correnti o rendite equivalenti, i quali sono tenuti a presentare il modello Redditi PF.

Elenco dei redditi esenti dalla dichiarazione

L'esonero dalla dichiarazione dei redditi è previsto per i contribuenti che percepiscono esclusivamente redditi con particolari limiti e sotto specifiche condizioni. È importante sottolineare che questo beneficio non è applicabile se vi è l'obbligo di restituire qualsiasi parte del trattamento integrativo precedentemente ricevuto. Ecco i casi di esonero:
  • redditi derivanti da immobili, limitati all'abitazione principale con le sue pertinenze come box e cantina, nonché terreni e fabbricati con un valore massimo di 500 euro;
  • redditi da lavoro dipendente o assimilato, fino a 8.500 euro annui;
  • redditi da pensione accoppiati ad altre fonti di reddito, senza superare l'ammontare complessivo di 8.500 euro all'anno;
  • redditi da pensione, integrati da proprietà terriere e abitazione principale, con un tetto di 8.500 euro per la pensione e 185,92 euro per i terreni;
  • assegno periodico erogato dal coniuge, entro i limiti di 8.500 euro annui;
  • redditi paragonabili a quelli di lavoro dipendente che non richiedono detrazioni proporzionate al periodo lavorativo, fino a 5.500 euro all'anno;
  • redditi da attività sportive dilettantistiche, non oltre i 30.659,20 euro annui;
  • redditi categoricamente esenti da imposizione fiscale, come alcune rendite dell’INAIL per invalidità o per decesso, certe borse di studio, pensioni di guerra, e altri sussidi specifici, fino a un massimo di 8.500 euro;
  • redditi soggetti esclusivamente ad imposta sostitutiva, quali interessi da titoli di stato.

Redditi da abitazione principale: esenzioni e particolarità

Gli immobili adibiti ad abitazione principale e le relative pertinenze sono soggetti a trattamenti fiscali agevolati in Italia. Nel dettaglio, per l'abitazione principale e le sue pertinenze, generalmente non si applica l'IMU. Specificatamente, in base all'articolo 817 del Codice civile, vengono considerati pertinenze gli immobili classificati o classificabili in categorie diverse da quelle ad uso abitativo. Ad esempio:
  • C/2 - magazzini e locali di deposito;
  • C/6 - stalle, scuderie, rimesse, autorimesse;
  • C/7 - tettoie chiuse o aperte, destinati ed effettivamente utilizzati in modo durevole a servizio delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale delle persone fisiche.

Il concetto di pertinenza dell'abitazione principale è strettamente legato all'IMU. Infatti, oltre all'abitazione principale, anche un immobile classificato come pertinenza per ciascuna categoria è esente dall'IMU. Questi immobili contribuiscono al reddito complessivo per il calcolo dell'IRPEF. Inoltre, è possibile beneficiare di una deduzione dall'IRPEF pari alla rendita catastale dell'abitazione e delle pertinenze.
Invece, le abitazioni di lusso (categorie A/1, A/8, A/9) che sono soggette all'IMU non influenzano il reddito complessivo ai fini IRPEF, eliminando quindi la possibilità di deduzione. Per queste situazioni, nella dichiarazione, va utilizzato il codice 2 nella sezione "Casi particolari Imu".
Interessante è anche la distinzione tra la definizione fiscale di abitazione principale e il concetto di "prima casa" in termini di agevolazioni fiscali. L'agevolazione "prima casa", per esempio, può essere applicata anche a un immobile locato a terzi, indipendentemente dal fatto che l'acquirente dimori fisicamente e risieda anagraficamente nell'immobile. Al contrario, l'abitazione principale per definizione richiede che il contribuente vi abiti effettivamente e vi abbia la residenza anagrafica. La normativa vigente stabilisce inoltre che, in caso di comodato gratuito ai figli, l'imponibile IMU è al 50%​.
Per approfondire le modalità di compilazione del modello 730/2024 è possibile consultare la guida specifica disponibile su Fiscal Focus.

Verifica della propria situazione

Per verificare la propria situazione riguardo al modello 730 e le esenzioni fiscali, i contribuenti devono analizzare accuratamente i propri redditi e la natura degli immobili posseduti.
L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione diverse risorse per agevolare questa verifica. Per esempio, è possibile consultare le istruzioni del modello 730/2024 (pdf). Le istruzioni ufficiali del modello contengono informazioni dettagliate sui casi di esonero, sia quelli senza limiti di reddito che quelli con limiti.
L'autovalutazione deve essere eseguita con attenzione, considerando le normative fiscali vigenti e le proprie circostanze personali. Proprio per questo, in presenza di situazioni complesse o incertezze relative all'esonero, è consigliabile rivolgersi a un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o a un commercialista per una verifica puntuale della propria posizione.
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