4 febbraio 2016

FORMAZIONE: Categorie professionali a confronto

Aumentare la competenza è un traguardo raggiungibile anche passando attraverso la collaborazione: questo il messaggio iniziale di Marina CALDERONE, Presidente del CUP, ad apertura dei lavori del Convegno “PROFESSIONI E FORMAZIONE - Identità, qualità e tutela del cittadino” svoltosi oggi a Roma presso la Residenza di Ripetta.

L’incontro, teso ad un confronto tra varie categorie professionali - rappresentate da Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Consiglio Nazionale del Notariato, Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e Consiglio Nazionale Forense ed il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro - sull’utilità dell’adozione di un “Protocollo per la Formazione Professionale Continua” ai fini del riconoscimento della valenza interdisciplinare degli incontri formativi, ha visto susseguirsi interventi che, pur partendo dall’evidenza di esigenze diverse, hanno finito per convergere verso l’obiettivo finale della crescita comune.

Giuseppe ROMA, Senior Advisor CENSIS, ha così sottolineato come anche per l’efficienza della Pubblica Amministrazione sia necessario rivendicare un professionismo che agisca in funzione della concretezza, superando gli eccessivi pantani formali dalla burocrazia. In questa direzione, “migliorare le competenze è un contributo all’ascesa del merito, la sola vera arma del professionista”.
Ha fatto eco alla sua dichiarazione quella di Rosario DE LUCA, Consigliere del CNO e Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che ha opportunamente rilevato come l’armonizzazione del sistema mediante la comunicazione delle rispettive competenze sia strumento atto a migliorare la qualità delle stesse, e come sia appunto “la qualità a rendere competitivo e valido il professionista”.
Uguale necessità è stata espressa da Pier Luigi BERTELLO, Consigliere del CNODG e Coordinatore del Comitato tecnico scientifico dell’Ordine dei Giornalisti, che – mitigando con opportune scuse il disappunto manifestato poco prima da Enzo IACOPINO, Presidente del CNODG, sull’inadeguatezza della formula Protocollo per la “Formazione” rispetto a professionisti di lunga data (ed età) per i quali, ha convenuto, risulterebbe più confacente quella di “Aggiornamento” – ha poi evidenziato come il giornalismo forse più d’ogni altra professione debba fare i conti con il nuovo che avanza e sia dunque necessario che, oltre a strumenti tecnici sempre più sofisticati, venga offerto alla categoria il supporto di conoscenze diversificate.

In questa stessa direzione è stato formulato il significativo intervento del Presidente del CNCDEC, Gerardo LONGOBARDI, che ha marcatamente sottolineato come “la valorizzazione delle singole specificità si ottenga creando sinergie tra le stesse.”
Massimo PALAZZO, Consigliere del CNN e Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, ha segnalato la necessità che la “terzietà” del Notaio rispetto alle parti non debba avere solo una valenza cognitiva (e dunque strettamente legata all’interpretazione del diritto) ma debba avere anche portata applicativa, fine per cui la formazione e le collaborazioni risultano essere importanti contributi; mentre, sul fronte della relazione tra professioni e politica, il Presidente del CNN, Maurizio D’ERRICO, ha posto l’attenzione sull’importanza di tale unione purché mantenuta sul piano del rispetto reciproco: “la politica non può decidere senza tener conto della posizione delle professioni”.
Infine, con gli interventi di Cosimo FERRI, Sottosegretario alla Giustizia, e Simona VICARI, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, sono state lanciate due coraggiose scommesse: quella di sostenere la possibilità che al progetto dell’interrelazione tra le professioni sia data una maggiore portata mediante un vero e proprio Regolamento Ministeriale in aggiunta al Protocollo; e quella di supportare la formazione nelle professioni nell’ottica di ricomprenderle anche in un panorama più internazionale, anch’esse come apprezzata espressione di un valido prodotto Made in Italy.

Il Presidente della Fondazione Nazionale Commercialisti, Giorgio SGANGA, moderatore dell’incontro, nel focalizzare l’attenzione sulle priorità e le indicazioni segnalate da ciascun relatore, ha da ultimo espresso la propria personale soddisfazione per la riuscita dell’evento e, a nome di tutte le categorie rappresentate, quella per l’abbondanza di spunti e di stimoli che ne sono emersi.
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