Crescono più le entrate della spesa della pubblica amministrazione. Nel 2016 sono arrivate a quota 788,5 miliardi di euro, lievitando del 5,4% rispetto al 2011. Anche le uscite sono salite a 829,3 miliardi, cioè il 2,6% in più rispetto a cinque anni prima. L'unica voce che diminuisce è quella della spesa per gli interessi, che è costata 66,3 miliardi di euro (-13,2%). I dati sono contenuti nelle tabelle dell'ultima Relazione annuale di Bankitalia.
In particolare, sul versante delle entrate, i contributi sociali arrivano a 221,4 miliardi (+2,3% in 5 anni); le imposte indirette raggiungono quota 242,2 miliardi di euro (+4,8%), mentre quelle dirette toccano i 248,5 miliardi di euro (+9,6%).
Cresce anche il totale delle spese, ma con differenze sostanziali. Infatti le spese primarie correnti arrivano a 705,7 miliardi (+5,9%), mentre quelle per interessi scendono a 66,3 miliardi (-13,2%). Il peso della spesa per interessi è passata dal 4,7% del pil nel 2011 al 3,9% nel 2016, diminuendo di 0,6 punti percentuali. Calano anche le spese in conto capitale a 57,3 miliardi (-12,8%), con il capitolo degli investimenti fissi lordi che crolla a 35 miliardi (-22,7%)
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