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La Legge N. 111/23 di “Delega al Governo per la Riforma fiscale”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 14/08/2023, alla lettera h dell’art. 4, rubricato “Principi e criteri direttivi per la revisione dello Statuto del Contribuente” ha messo nero su bianco la volontà di “potenziare l'esercizio del

In tema di bancarotta fraudolenta, nel caso di scioglimento e liquidazione di una società di capitali, la nomina dei liquidatori produce effetti dal momento in cui è stata iscritta nel registro delle imprese, sicché gli amministratori della società, fatta salva l'ipotesi in cui abbiano presentato le

I beni di una società che ha utilizzato fatture false possono essere posti sotto sequestro in relazione al reato dichiarazione fraudolenta anche qualora la “cartiera” abbia versato l’IVA. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 9333/2024 della Corte di cassazione (Sez. III pen.), depositata

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3954 del 13/02/2024 è stata investita di una questione relativa al governo fiscale della trasparenza nelle società di persone e al conseguente istituto processuale del litisconsorzio necessario in virtù del quale la sentenza è nulla se, processualmente, il

In caso di azione di responsabilità verso il Collegio sindacale, le somme recuperate dalla Curatela non sono riconducili alla nozione di “profitto” del reato tributario e quindi non sono sequestrabili. È quanto emerge – in estrema sintesi - dalla lettura della sentenza n. 6577/2024 della Corte di ca

Con riferimento al reato di cui all'art. 10 del D.lgs. n. 74 del 2000, l'impossibilità di ricostruire il reddito o il volume d'affari derivante dalla distruzione o dall'occultamento di documenti contabili o di cui è obbligatoria la conservazione non deve essere intesa in senso assoluto, sussistendo

Non basta la mancata consegna della contabilità al Curatore per ritenere integrato il reato di bancarotta fraudolenta documentale, perché rispetto alle condotte di sottrazione o distruzione deve emergere anche la prova del dolo specifico, consistente nella volontà di recare pregiudizio ai creditori.

La Corte di Cassazione (Sez. 1 civ.), con la sentenza 3565/2024, si espressa in tema di controversie sull’applicazione delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali, precisando i contorni del diritto di accesso ai dati identificativi dei beneficiari delle polizze vita da parte degli

Con la sentenza n. 1820/2024 la Quinta Sezione penale della Corte di cassazione si è espressa, tra l’altro, in relazione alla fattispecie di bancarotta “impropria” per operazioni dolose di cui all’art. 223, comma 2, n. 2, L. Fall. (ora art. 319 CCII). Detta fattispecie - si ricorda - si distingue

Con l’accettazione della carica societaria la “testa di legno” risponde a titolo di dolo eventuale del reato di cui all’art. 10 del D.lgs. n. 74/00. È quanto si evince, in estrema sintesi, dalla lettura della sentenza n. 3420/2024 della Terza Sezione penale della Corte di cassazione. La norma sud