La cedolare secca, nei contratti di locazione, consiste in un regime facoltativo per il quale il proprietario di un immobile ad uso abitativo paga un'imposta sostitutiva di IRPEF e addizionali. Tale imposta forfettaria si calcola applicando: un'aliquota del 21% sul canone di locazione lordo annuo, se il contratto è a canone libero; un'aliquota del 10% se si applica un canone concordato.
I contratti di locazione gestiti con cedolare secca sono esentati anche dal pagamento dell'imposta di registro e da quella di bollo dovute per registrazione, risoluzione o proroghe dei contratti stessi.
Ma per chi sceglie di optare per la cedolare secca significa nello stesso tempo rinunciare a chiedere, per l'intera durata dell'opzione, l'aggiornamento del canone di locazione, anche se contrattualmente previsto, ivi compresa la variazione accertata dall'ISTAT.
Un approfondimento, questo, che nasce con la precisa intenzione di fornire uno strumento di agevole e veloce consultazione per orientarsi negli adempimenti necessari per esercitare l'opzione della cedolare secca nei contratti di locazione, corredato di schemi ed esempi pratici.
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Cedolare secca. Adempimenti (422 kB)
Cedolare secca. Adempimenti - Fiscal Adempimento n. 5 - .2017
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