Prescrizione post-cartella esattoriale

In teoria, era destinata a far calare il sipario sull'annosa questione del termine di prescrizione dei ruoli. In pratica, invece, rischia di rimanere intrappolata in una rete di interpretazioni fuorvianti e approssimative figlie dei nostri tempi. Eppure, la sentenza delle Sezioni Unite n. 23397, depositata il 17 novembre 2016, appariva quanto mai intelligibile nelle sue conclusioni. Basterebbe leggerla con la dovuta attenzione. Sennonché, l'autorevole pronuncia è finita nel vortice di siti giuridici poco illuminati (benché "accreditati") e riviste pseudo-tecniche che alla fine hanno poco a che fare con il diritto tributario. Ne è derivata una lettura eccessivamente estensiva e oltremodo "generosa" dei principi statuiti nel citato dictum, generando persino un singolare precedente di merito. Il comune denominatore di queste interpretazioni "sui generis" è racchiuso nella seguente affermazione: "successivamente alla sentenza delle Sezioni Unite n. 23397/16 qualsiasi cartella di pagamento si prescrive nel termine breve di cinque anni". Un'interpretazione paradossale che rischia di illudere i contribuenti e ingolfare inutilmente le aule di giustizia. Vediamo il perché.