23 febbraio 2024

ABI: prestiti e mutui, scendono i tassi di interesse

Per l’acquisto di una casa i tassi calano al 3,99% dal 4,42%

Autore: Antonio Tursi
La politica della BCE di non tagliare i tassi d’interesse sta dando i suoi frutti e, dalla fine del 2023 e nei primi mesi del 2024, la domanda per prestiti e mutui è fortemente in calo, un andamento coerente con il rallentamento della crescita economica. Il rapporto mensile dell’ABI ci spiega nello specifico cosa sta accadendo.

Cos’è il rapporto mensile dell’ABI – Il Rapporto mensile dell’ABI (Bollettino ABI) sull’evoluzione dei mercati finanziari e creditizi fornisce un aggiornamento sulla dinamica delle principali variabili del mercato creditizio e finanziario e una interpretazione dei fenomeni economici e finanziari più significativi. In particolare, vengono monitorate le tendenze delle principali grandezze del bilancio bancario e i più rilevanti indicatori di economia reale e finanza pubblica. Viene analizzato anche l’evoluzione dei tassi di interesse dei mercati creditizi e finanziari italiani, a confronto con i principali mercati esteri. Il Rapporto propone anche specifiche analisi sull’operatività degli intermediari finanziari e monetari dell’area euro e si avvale dei dati forniti dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d’Italia, dall’Istat, dall’ISAE e da altri centri di ricerca nazionali ed internazionali.

Bollettino ABI gennaio 2024: prestiti - Il Bollettino dell’ABI relativo al mese di gennaio 2024 mette in evidenza come da inizio del 2024 sono scesi tutti i tassi di interesse anche quelli dei prestiti alle imprese, che fanno segnare una flessione dal 5,59% a novembre 2023 fino al 5,39% di gennaio 2024 (passando per il 5,46% di dicembre 2023). Il tasso medio sul totale dei prestiti si è fermato al 4,76% lo stesso valore da novembre 2023.

Bollettino ABI gennaio 2024: mutui - Stesso discorso per i tassi dei mutui per l’acquisto di una casa che sono finalmente in discesa. Passano dal 4,5% di novembre 2023 al 3,99% di gennaio 2024 (erano al 4,42% a dicembre 2023). La motivazione? Così spiega il bollettino l’ABI: “Gli andamenti dell’economia dell’area dell’euro e di quella italiana continuano a mostrare che gli effetti della politica monetaria restrittiva realizzata dalla Bce continuano a manifestarsi. Tali effetti possono cogliersi anche nel mercato bancario in Italia. Tuttavia, negli ultimi mesi si stanno manifestando primi segnali di diminuzione dei tassi di mercato rispetto ai precedenti valori massimi”.
Se guardiamo all’anno precedente, a gennaio 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2,9%, mentre a dicembre 2023 avevano registrato un calo del 2,5%, quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,7% e quelli alle famiglie dell’1,3 per cento.

Tassi di mercato a febbraio 2024 - Il tasso sui BTP nei primi quattordici giorni di febbraio è stato in media del 3,88%, in diminuzione di 111 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso IRS (molto usato nei mutui) a dieci anni nei primi quattordici giorni di febbraio è stato in media del 2,69%, in diminuzione di 83 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso sui BOT a sei mesi nei primi quattordici giorni di febbraio è stato in media del 3,66%, in diminuzione di 39 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023. Il tasso Euribor a tre mesi nei primi quattordici giorni di febbraio è stato in media del 3,91%, in calo di 10 punti rispetto al massimo registrato a ottobre 2023.

Tassi di interesse sulla raccolta - Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a gennaio 2024 è salito al 3,83%. A dicembre 2023 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,78%; area dell’euro 3,57%). Rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dello 0,29% (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE), l’incremento è di 354 punti base. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a gennaio 2024 è 4,66%, con un incremento di 335 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. A gennaio 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è aumentato allo 0,99% (0,32% a giugno 2022).

Il tasso sui soli depositi in conto corrente è cresciuto allo 0,55%, cosa molto interessante tenendo presente che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento
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