15 febbraio 2024

Paniere Istat 2024: dal padel alla coperta elettrica

Le novità dell’ideale contenitore utilizzato dall’Istituto di statistica per misurare il peso dell’inflazione. Nella nuova edizione sono numerose tanto le new entry quanto le voci che scompaiono

Autore: Germano Longo
Dal lontano 1928, il paniere Istat monitora beni e servizi le cui variazioni di prezzo producono l’inflazione. Certo, agli albori degli anni Trenta le esigenze degli italiani erano ben diverse e meno sofisticate di quelle attuali, riassunte in appena cinque capitoli di spesa per 59 prodotti in tutto. In un’Italia rurale e sempliciotta, il regime aveva calcolato un paniere di “sussistenza” che andava dalla legna da ardere al baccalà, dalla carne senz’osso a scarpe e tessuti con cui farsi in casa gli abiti.

Dati, usi e costumi che il tempo, il progresso e le mode hanno moltiplicato fino ad arrivare a oggi, quando 12 diversi capitoli e poco meno di 2000 prodotti monitorati allargano a dismisura i bordi del paniere. E le novità, ogni anno, diventano un termometro sociale che misura non solo i prezzi, ma anche lo scostamento di interessi, passioni, necessità e consumi del popolo italiano. L’aggiornamento dei beni e servizi compresi nel paniere, ricorda l’Istat, tiene conto sia delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie sia dell’evoluzione di norme e classificazioni e, in alcuni casi, arricchisce la gamma dei prodotti che rappresentano consumi consolidati.

Nel paniere 2024, fresco di stampa e utilizzato per il calcolo degli incidi NIC (Indice Nazionale prezzi al Consumo) e FOI (Famiglie Operai e Impiegati), entrano 1.917 fra prodotti e servizi, comprese attività sportive come il padel, lo sport più in voga del momento, o ancora i corsi ricreativi/sportivi, tanto quelli per sé stessi quanto quelli per i figli, come calcio, calcetto, acquagym e tennis, disciplina che sta vivendo una seconda giovinezza grazie alle imprese di Sinner.

Non mancano all’appello nemmeno le voci della categoria “vogliamoci bene” come la piastra per capelli, il rasoio elettronico e lo scaldaletto elettrico. Spazio anche al deumidificatore-purificatore d’aria e alle lampadine “smart”, quelle a led, ormai controllabili anche da remoto. Voce a parte per i ristoranti “all you can eat”, letteralmente “tutto quello che puoi mangiare”, una formula assai comune nei locali di cucina asiatica. A proposito di food, si guadagnano un posto di riguardo nel paniere le mele “kanzi”, originarie del Giappone ma ormai coltivate ovunque, e l’uva vittoria, varietà bianca rumena diffusa anche in Puglia. Ad uscire dal paniere sono invece gli e-book reader, il tracking per le funzioni vitali, il tagliacapelli e regolabarba elettrico che durante la pandemia erano diventati introvabili.

Per elaborare gli indici, precisa l’Istat, ogni mese sono analizzate circa 33 milioni di informazioni sui prezzi provenienti dalla GDO (Grande Distribuzione Organizzata) e 385mila raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica, più quasi 235mila direttamente dall’Istat o tramite fornitori di dati e ancora oltre 157mila quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico. Nel 2024, sono 79 i comuni che contribuiscono al calcolo degli indici per l'intero paniere dei prodotti a rilevazione tradizionale, con una copertura territoriale dell’83,5% in termini di popolazione residente. Altri 12 comuni effettuano rilevazioni solo per alcune tariffe e servizi locali, portando la copertura al 90,5%. Nei comuni coinvolti, le unità di rilevazione fra punti vendita, imprese e istituzioni sono 44mila, e più di 2.700 le abitazioni per la rilevazione dei canoni d'affitto delle abitazioni.

L’Istat ha rivisto anche le tecniche d’indagine e i “pesi” con cui diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione: nel 2024 la novità è di natura metodologica e riguarda l’impiego della banca dati di IVASS per l’assicurazione R.C. auto, a tutto vantaggio - si sottolinea - “dell’accuratezza della stima dell’indice per questo servizio”.

Quanto ai canoni di affitto di abitazioni private, sono circa un milione e mezzo le osservazioni utilizzate per la stima dell’inflazione, e la novità 2024 consiste nel passaggio alla fornitura mensile della base dati delle locazioni immobiliari dell'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, che garantisce un'informazione più completa e tempestiva.
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