ChatGPT in down, non c’è una motivazione valida ma gli utenti vanno in crisi. Dalla mattinata di oggi 10 giugno il chatbot per eccellenza funziona a stento.
Il Portale Downdetector si riempie di segnalazioni ma ancora manca il comunicato ufficiale di OpenAI, che al momento ha solo ammesso l’esistenza di un problema.
ChatGPT non funziona
Il chatbot per eccellenza di proprietà di OpenAI, conosciuto per essere il primo non umano a saper generalizzare i concetti, disegnato da Sam Altman, oggi 10 giugno 2025 non funziona.
Esce la dicitura: "ChatGPT too many concurrent requests", che significa che il sistema non riesce a girare e a restituire delle risposte, o quantomeno lo fa a singhiozzo.
Da quel lontano (ormai) 2022, ChatGPT è diventato l’”aiuto” di tutti, grandi e piccoli, e per questo il suo mal funzionamento di oggi sta mandato in tilt utenti di tutto il mondo. Il Portale di Downdetector è invaso dalle segnalazioni ma OpenAI non ha ancora pubblicato nessun comunicato ufficiale, al momento sembra solo aver riconosciuto l’esistenza di un problema.
Cosa si può fare
Al momento non c’è una risposta alla domanda “Cosa si può fare?”. Quello che viene riscontrato è una lentezza generalizzata nel fornire la risposta, si segnalano blocchi e mancato caricamento della pagina.
Nell’attesa, non si può fare nulla se non provare a riavviare e attendere spiegazioni del sistema.
Possibili disservizi per Teo di Fiscal Focus a causa dei problemi globali su ChatGPT
Anche
Teo, l’innovativa
Intelligenza Artificiale fiscale di
Fiscal Focus sviluppata con
Shakazamba, potrebbe risentire dei problemi tecnici che stanno colpendo il settore a livello globale. Teo sfrutta la tecnologia Retrieval-Augmented Generation (RAG) per garantire risposte affidabili, aggiornate e personalizzate alle domande fiscali più complesse, supportando i professionisti contabili nella gestione quotidiana e riducendo il rischio di errori interpretativi.
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