29 febbraio 2016

Decreto flussi 2016: 17.850 nuovi ingressi

Il MLPS ha previsto l’ingresso di 17.850 cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS
L’Italia apre le porte a 17.850 stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo. Infatti, è possibile il pre-caricamento delle domande per le nuove quote di ingresso previste dal Decreto Flussi 2016. Le domande, in particolare, potranno essere presentate esclusivamente con modalità telematiche collegandosi al sito del Ministero dell'Interno, registrandosi e compilando il modulo di domanda C-stag.
A stabilirlo è il DPCM del 14 dicembre 2015 concernente la “Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e non stagionale nel territorio dello Stato per l’anno 2016”. Il decreto è stato già pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Lavoratori non stagionali – La quota complessiva dei lavoratori non stagionali è così ripartita:
1.000 lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d'origine;
100 lavoratori stranieri cittadini di Paesi che hanno partecipato all'Esposizione Universale di Milano del 2015;
2.400 lavoratori autonomi appartenenti alle seguenti categorie:
o imprenditori che svolgono attività di interesse per l'economia italiana che prevede l'impiego di risorse proprie inferiori a 500.000 euro e provenienti da fonti lecite, nonché la creazione di almeno tre nuovi posti di lavoro;
o liberi professionisti riconducibili a posizioni vigilate oppure non regolamentate ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione;
o figure societarie, di società non cooperative, espressamente previste dalla normativa vigente in materia di visti d'ingresso;
o artisti di chiara fama internazionale, o di alta qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici oppure da enti privati;
o cittadini stranieri per la costituzione di imprese "start-up innovative" ai sensi della Legge 17 dicembre 2012 n. 221, in presenza dei requisiti previsti dalla stessa legge, a favore dei quali sia riconducibile un rapporto di lavoro di natura autonoma con l'impresa;
100 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado di linea diretta di ascendenza, residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile.

Le restanti 14.250 quote vengono riservate a coloro che devono convertire in lavoro subordinato il permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo.

Lavoratori stagionali – Possono accedere alla quota complessiva di 13.000 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato stagionale, coloro che appartengono ai seguenti paesi non comunitari: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Ucraina, Tunisia.
Il Ministero del Lavoro si riserva di fornire la ripartizione delle quote tra le Direzioni territoriali del Lavoro, mediante una successiva Circolare.
Nulla osta stagionale pluriennale - Nell’ambito della quota di 13.000 unità, 1.500ingressi sono riservati alle richieste di nulla osta stagionale pluriennale, ovvero relative a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.
In tali casi, si ricorda, la legge prevede la possibilità che venga rilasciato un permesso di soggiorno triennale, sempre per lavoro stagionale. La durata temporale di ogni anno è la stessa dell'ultimo dei due anni precedenti.
Per accogliere la domanda di nulla osta al lavoro pluriennale, i due rapporti di lavoro stagionale pregressi non devono essere necessariamente quelli precedenti la presentazione della domanda.
Il datore di lavoro deve richiedere allo Sportello Unico per l'Immigrazione il rilascio del nullaosta al lavoro pluriennale, utilizzando il modulo appositamente predisposto. La domanda può essere presentata anche da un datore di lavoro diverso da quello delle due precedenti annualità. Lo Sportello unico, accertati i requisiti, rilascia il nullaosta triennale, con l'indicazione del periodo annuale di validità. Uno dei principali vantaggi del permesso pluriennale è quello di consentire al lavoratore stagionale di fare ingresso in Italia l’anno successivo indipendentemente dalla pubblicazione del decreto flussi per lavoro stagionale. La richiesta di assunzione in caso di permesso stagionale pluriennale per le annualità successive alla prima, può essere effettuata anche da un datore di lavoro diverso dal datore di lavoro che ha ottenuto il nullaosta triennale al lavoro stagionale.
Invio istanze - Come di consueto le domande potranno essere presentate esclusivamente con modalità telematiche collegandosi al sito internet del Ministero dell’Interno (www.interno.gov.it), registrandosi e compilando il modulo di domanda C–stag. Anche in questa occasione, le associazioni di categoria firmatarie dei protocolli stipulati con i Ministeri dell’Interno e del Lavoro potranno inviare le istanze per conto dei datori di lavoro che aderiscono alle rispettive associazioni.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy