20 settembre 2012

Stranieri. In G.U. il D.M. per la formazione e tirocini

È arrivato in Gazzetta Ufficiale il D.M. che permette a 10.000 cittadini stranieri di partecipare a corsi di formazione professionale e tirocini formativi
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Come annunciato dal Ministero del Lavoro, il 15 settembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 216 il D.M. del 12 luglio 2012, con cui è stato fissato il contingente, per l’anno 2012, relativo all’ingresso in Italia di cittadini extracomunitari per la partecipazione a corsi di formazione professionale o a tirocini formativi. Buone nuove quindi per i 10 mila stranieri che intendono avviare un percorso di formazione o un tirocinio per meglio integrarsi nel nostro Paese. Nel dettaglio, la suddetta quota verrà ripartita nel seguente modo: metà ai corsi di formazione professionale e la restante parte allo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento.

T.U. immigrati - In via preliminare, è bene precisare che il T.U. immigrati (D.Lgs n. 286/1998) disciplina, tra i casi particolari d'ingresso dall'estero, quello dei cittadini che, autorizzati a soggiornare per motivi di formazione professionale, svolgono periodi temporanei di addestramento presso datori di lavoro italiani, effettuando anche prestazioni che rientrano nell'ambito del lavoro subordinato (articolo 27, comma 1, lettera f).

Le quote di ingresso
– Come accennato in premessa, per quest’anno il limite massimo di ingressi in Italia degli stranieri in possesso dei requisiti previsti per il rilascio del visto di studio, è stabilito in: 5.000 unità per la frequenza a corsi di formazione professionale finalizzati al riconoscimento di una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite di durata non superiore a 24 mesi; 5.000 unità per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento in funzione del completamento di un percorso di formazione professionale.

La ripartizione territoriale – Il decreto in commento, inoltre, ha provveduto a ripartire su base regionale l’ingresso dei cittadini stranieri. Nel dettaglio, le regioni in cui sono previsti entrate maggiori sono: l’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (800 unità c.d.); viceversa, la Basilicata, il Molise, l’Umbria, la Valle d’Aosta e le due Province Autonome (Bolzano e Trieste) sono i luoghi in cui arriveranno meno stranieri (solo 30 unità c.d.). Infine, è bene precisare che le suddette quote saranno disponibili, fino ad esaurimento, per tutto il 2012 e, nelle more dell’adozione del D.M., anche per i primi mesi del 2013. Non vi è, pertanto, un rigido limite temporale per la presentazione delle domande di ingresso.

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