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Dal 1° gennaio 2026 scatta l’obbligo di collegamento tra POS e registratore telematico (RT), pensato per rendere più coerenti pagamenti elettronici e corrispettivi. Per i tabaccai, però, la novità è paradossale: vendono prodotti “misti”, alcuni con obbligo di scontrino (snack, cancelleria, gadget), altri esclusi per legge (sigarette, valori bollati, giornali). Il POS registra l’incasso complessivo, mentre l’RT memorizza solo ciò che richiede documento commerciale: ne derivano scostamenti fisiologici che i controlli automatizzati potrebbero segnalare come anomalie, generando lettere di compliance anche se tutto è regolare. Il collegamento non è fisico: si fa online nell’area “Fatture e Corrispettivi”, associando POS, RT e unità locale; il mancato collegamento può costare da 1.000 a 4.000 euro. La vera difesa è organizzarsi: tracciare e conservare documentazione chiara per spiegare nel tempo le differenze tra incassi POS e corrispettivi trasmessi.