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Con la Risposta n. 311/2025 l’Agenzia delle Entrate chiarisce il trattamento fiscale della cessione della clientela da parte di una professionista prossima alla cessazione. Nel caso, una commercialista in semplificata trasferisce a una collega la parte “cedibile” del portafoglio clienti, con pagamento in tre rate annuali. L’Agenzia precisa che la cessione della sola clientela non rientra nell’esclusione IVA prevista per il trasferimento di aziende o complessi unitari organizzati: manca infatti un insieme strutturato di beni e rapporti funzionali. La clientela, legata a un rapporto fiduciario “intuitu personae”, è qualificata come prestazione di servizi con obblighi di fare e non fare, quindi imponibile IVA; l’imposta di registro è in misura fissa. Non è possibile applicare il forfettario “solo” alla cessione, perché vale dall’inizio dell’anno. Le rate incassate sono reddito di lavoro autonomo (quadro RE). La Partita IVA non può chiudersi prima dell’ultima rata. Per gli ISA: codice 4 per non normale svolgimento negli anni interessati, e codice 2 nell’anno di cessazione.