Andati a buon termine gli incontri, svoltisi sotto la sapiente regia di Mario Mauro, capogruppo del Pdl al Parlamento europeo. Dopo quello con il presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy la mattina a Bruxelles, Berlusconi ha incontrato nel pomeriggio a Strasburgo il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso e quello del Parlamento Jerzy Buzek. Van Rompuy ha concesso a Berlusconi l'onore di un Vip corner con la stampa, cosa che all'inizio non era stata annunciata. Nessuna domanda e monologo del premier in italiano. A Strasburgo invece Barroso ha concesso a Berlusconi e alla folta delegazione un quarto d'ora di incontro in più oltre all'ora prevista, mentre Buzek, che ieri aveva annunciato una visita di due minuti, ha trattenuto l'ospite per cinquantadue.
Berlusconi ha ribadito negli incontri che l'Italia "è un paese forte, con un'economia solida. Abbiamo un debito elevato, colpa dei governi precedenti - ha sottolineato -, ma abbiamo la possibilità di sostenerlo e di pagare gli interessi". A Barroso il premier ha riferito di aver "garantito che oltre al rigore intendiamo approntare misure per lo sviluppo e la crescita economica". L'Italia, inoltre, "aderisce all'obiettivo del raggiungimento di una governance economica dell'Europa, per il bene dell'Ue e dei paesi che ne fanno parte".
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