8 maggio 2012
8 maggio 2012

I risultati preoccupano Monti : Ora serve crescita

11:30 - Partiti troppo deboli per andare al voto.

La versione ufficiale è che "siamo tecnici, non commentiamo". Ma il crollo del Pdl, il terzo polo che resta confinato sulle sue percentuali, il boom delle estreme a cominciare dal movimento di Beppe Grillo, preoccupano il governo. Ovviamente, precisano dall'esecutivo, solo per le ripercussioni che questo clima potrà avere sull'efficacia dell'azione di governo. Segnali preoccupanti, che si sommano ai gesti estremi di più di un 'normale cittadino', fino all'agguato di ieri mattina contro l'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare. Per questo la risposta di Mario Monti è sempre la stessa: Ora più che mai c'è bisogno che il Paese torni a crescere. Per dare respiro ai cittadini, per dare ossigeno ai partiti che sostengono il governo. C'è una partita da giocare in Europa proprio per la crescita, magari con la Francia di Hollande, e non da una posizione di debolezza.
Da palazzo Chigi non arriva nessun commento, anzi c'è una 'precisazione preventiva': "Per la natura di questo governo non si commentano gli andamenti delle elezioni amministrative". Ma fonti di governo non si sottraggono ad un'analisi del quadro: e allora preoccupa la "disperazione" che porta cittadini a togliersi la vita, un altro a barricarsi nella sede dell'Agenzia delle entrate. Così come la gambizzazione a Genova dell'ad di Ansaldo Nucleare. E guardando al voto amministrativo, nell'esecutivo in molti aspettano di capire come reagiranno i partiti della maggioranza all'esito delle urne. Anche se il risultato delle amministrative "di sicuro elimina ogni possibilità di voto anticipato: troppo in difficoltà i partiti".
Da questo punto di vista, ha rassicurato la dichiarazione di Angelino Alfano, che ha garantito il sostegno del Pdl: "Non toglieremo l'appoggio per queste amministrative perchè siamo responsabili". Anche se più di un esponente, da Osvaldo Napoli a Guido Crosetto fino agli ex An, chiede di prendere più le distanze dalle misure dell'esecutivo. E lo stesso Alfano ha annunciato la fine dei vertici 'ABC'. Toni che per ora non preoccupano, nel governo: "Sono gli stessi che hanno sempre avuto queste posizioni, per ora non cambia nulla". Anche il Pd ribadisce "lealtà assoluta" al Governo, ma chiede anche "più ascolto" a Mario Monti, spiega il segretario del Pd Pier Luigi Bersani.
Preoccupa poi il calo dei votanti, come fatto notare dal ministro Cancellieri, insieme al boom dei grillini, fenomeno tipico dei "momenti di disorientamento". E' ancora prematuro, ma la vera preoccupazione è lo scenario greco, con le estreme talmente forti da rendere difficile perfino una grande coalizione. Una tendenza riscontrabile anche in Italia con lo 'tsunami' che ha colpito tutta l'area moderata. Per questo, a chi lo ha incontrato Monti ha ripetuto che l'unica soluzione è la crescita: Con il rigore abbiamo guadagnato enorme credibilità in Europa - avrebbe ribadito il premier - e ora la dobbiamo spendere per rilanciare concretamente lo sviluppo insieme alla Ue.

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