Tra le promesse della riforma fiscale c’è quella di tagliare le imposte ai contribuenti, rilanciando il riordino delle tax expeditures. Tra le principali ipotesi, quella di intervenire sugli oneri detraibili al 19%, che valgono 27,1 miliardi nelle ultime dichiarazioni dei redditi. Il taglio dovrebbe essere modulato in base al reddito del beneficiario e non dovrebbe colpire le detrazioni per spese sanitarie, gli interessi sui mutui prima casa e le spese di istruzione. Il bacino degli oneri su cui intervenire si ridurrebbe però così a soli 3,6 miliardi, di cui 1,8 concentrati tra i contribuenti che dichiarano fino a 28mila euro a reddito annuo. Un’operazione, insomma, non priva di difficoltà, anche alla luce dei redditi molto bassi dichiarati da una grande fetta di popolazione, con somme sopra i 50mila euro solo per il 5,7% dei contribuenti.
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