Dopo il 2017 tornano ad aprirsi le possibilità di utilizzo dei buoni lavoro, i voucher che servono a pagare su base oraria le prestazioni occasionali. La bozza della manovra approvata dal Consiglio dei ministri elimina infatti alcuni divieti e limitazioni rispetto alle imprese che possono servirsi dei voucher, in particolare agricoltura e turismo, alzando da 5 a 10mila l’importo che ogni utilizzatore potrà pagare ogni anno con questo strumento. Potranno usare i buoni tutte le aziende che hanno fino a 10 dipendenti stabili, e non ci saranno limiti per alberghi e strutture ricettive. Si mantiene comunque inalterato il sistema telematico Inps per gestire la retribuzione, così come il limite di 2500 euro di compensi che ciascun lavoratore piò ricevere dallo stesso utilizzatore. Il timore di alcune categorie, specialmente quella delle associazioni datoriali del lavoro domestico, è che i voucher sostituiscano il lavoro dipendente, rafforzando la disparità tra chi ha un contratto e chi no, specialmente perché i buoni non includono vari istituti previsti proprio nel contratto collettivo di categoria come tredicesima, Tfr, ferie o contributi alla Cassa.
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