Allo studio del ministero dell’Economia, tra le altre novità, anche il potenziamento della compliance, con un ruolo sempre più stringente alle lettere su cui si fonda la richiesta di maggior gettito dell’Agenzia delle entrate in ambito del Pnrr. L’ipotesi era già arrivata in Commissione Ue lo scorso anno, e renderebbe le lettere di compliance dopo 60 giorni cartelle a tutti gli effetti senza bisogno di ulteriori notifiche. Il contribuente, con specifico riferimento a criteri di rischio connotati da un alto livello di probabilità e individuati dal direttore dell’Agenzia, potrebbe regolarizzare la propria posizione tramite l’istituto del ravvedimento operoso entro 60 giorni, termine entro il quale presentare ricorso, o produrre elementi idonei a confutare le irregolarità evidenziate. Decorso il termine, la comunicazione diverrebbe titolo per l’iscrizione a ruolo delle somme in essa indicate.
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