Nei contratti di locazione senza cedolare secca, il canone può essere aggiornato annualmente secondo l’indice ISTAT, come previsto dal contratto. Tuttavia, nella dichiarazione dei redditi precompilata 2025, l’importo del canone non viene aggiornato automaticamente in base all’adeguamento ISTAT: la cifra inserita deriva dai dati dell’anno precedente o dalla banca dati dei nuovi contratti. Il locatore che ha applicato l’adeguamento ISTAT deve quindi intervenire manualmente, sostituendo nella dichiarazione precompilata l'importo del canone con quello effettivamente percepito aggiornato. In caso di contratti con cedolare secca, invece, ogni aggiornamento del canone è vietato e la piattaforma blocca eventuali variazioni. Per i commercialisti è fondamentale verificare il regime fiscale applicato, la presenza di adeguamenti ISTAT e informare il cliente della necessità di aggiornare manualmente la dichiarazione, conservando la relativa documentazione per eventuali controlli del Fisco.
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