5 ottobre 2023

NADEF, perché è così importante

Nel 2023: 23,5 miliardi di deficit nei prossimi tre anni

Autore: Antonio Tursi
Proprio in questo periodo, come ogni anno i termini NADEF e DEF balzano sui titoli dei quotidiani e sono sotto gli occhi di tutti. Ma cosa significano esattamente queste parole e perché sono tanto importanti per il futuro del nostro Paese?

La NADEF (Nota di Aggiornamento del DEF) è stata approvata il 27 settembre scorso, data limite di ogni anno, e in questo 2023 ha evidenziato “un quadro economico-finanziario su cui gravano gli effetti di una politica monetaria restrittiva basata sull’aumento dei tassi d’interesse e le conseguenze del conflitto russo-ucraino” come descrive il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti “abbiamo rideterminato la previsione di crescita per il 2023, il 2024 e gli anni successivi, aggiornando anche il livello di indebitamento che ogni anno ci possiamo permettere”.

È un periodo, questo, di scelte difficili per il Governo che certifica per il 2023, l’aumento del rapporto deficit/Pil dal 4,3% al 5,3%, prevedendo una spesa di 23,5 miliardi di deficit nei prossimi 3 anni e dismissioni delle privatizzazioni pari all’1% del Pil, ma anche ulteriori 15 miliardi di euro di scostamento di bilancio sul 2023 per il maggiore tiraggio “delle agevolazioni per i bonus edilizi”. La cifra complessiva è alta, ma lontana da quella degli scostamenti da 113,6 miliardi chiesti dal governo di Giuseppe Conte nel 2020, il primo anno di pandemia. Lo scostamento di bilancio dovrà essere approvato dalla maggioranza assoluta dei componenti sia della Camera che del Senato.

NADEF: cos’è? - La NADEF è letteralmente la Nota di Aggiornamento del DEF. La DEF è il Documento di Economia e Finanza originariamente Documento di programmazione economica finanziaria o DPEF, che è il documento all'interno del quale vengono messe per iscritto tutte le politiche economiche e finanziarie selezionate, decise ed imposte dal Governo, con tempi e modi che preparano la legge di bilancio.

La NADEF è un testo che il Governo deve presentare alla Camera e al Senato entro e non oltre il 27 settembre di ogni anno.

Nella Nota di Aggiornamento al DEF, il Governo inserisce le nuove stime economico-finanziarie formulate sulla base dei maggiori dati a disposizione, infatti, il testo rielabora e aggiusta le previsioni formulate nel Documento di Economia e Finanza presentato nel mese di aprile.
Nella NADEF l’esecutivo rivede e riformula anche gli obiettivi programmatici del Paese e tiene conto di eventuali osservazioni formulate dall’Europa.

Più in generale la NADEF è un aggiornamento del quadro macroeconomico di riferimento, tendenziale e programmatico, comprensivo dei principali indicatori di finanza pubblica, come il tanto discusso rapporto deficit/PIL, infatti, proprio sulla base delle nuove stime su Pil, debito, deficit, inflazione, saldo netto da finanziare vengono di conseguenza decise sia l’entità della manovra di finanza pubblica che le misure da inserire nella legge di Bilancio. Spetta alla NADEF indicare i principali ambiti di intervento della manovra per il triennio successivo, illustrando al tempo stesso gli effetti finanziari attesi dalla legge di Bilancio in termini di entrata e di spesa.

NADEF 2023, 31 le misure per il sostegno collegate - Nella NADEF vengono anche collegate diverse misure per il sostegno. Vengono in gergo chiamati “collegati”, perché non sono altro che i disegni di legge presentati, collegati, appunto, alla manovra. I collegati nella NADEF 2023 sono 31, e riguardano svariate materie: dagli interventi in materia pensionistica alle misure a sostegno delle politiche del lavoro, dall'attuazione dell'autonomia differenziata alla povertà e disabilità, dalle semplificazioni in materia scolastica alle misure a sostegno della maternità e per il sostegno delle famiglie numerose, dagli incentivi alle politiche spaziali e all'economia blu alle politiche abitative per gli universitari, dalla magistratura onoraria alla valutazione del personale dirigenziale e non della Pa. Tra i collegati ci sono poi interventi a sostegno della competitività dei capitali, misure organiche per il Made in Italy, la revisione degli incentivi alle imprese, le tecnologie innovative, misure in materia di semplificazione normativa, la revisione del Testo Unico degli Enti locali, l'istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, la disciplina della professione di guida turistica, la riorganizzazione e potenziamento dell'assistenza territoriale nel Servizio Sanitario nazionale e dell'assistenza ospedaliera, e il riordino delle professioni sanitarie. Troviamo anche collegati che trattano dal sostegno delle produzioni agricole nazionali alle misure in materia di consumo di suolo, dalla realizzazione delle infrastrutture di preminente interesse nazionale e di altri interventi strategici in materia di lavori pubblici nonché per il potenziamento del trasporto e della logistica, dalle misure di sostegno alla filiera dell'editoria libraria al rafforzamento del sistema della formazione superiore e della ricerca, dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie alle disposizioni in materia di giovani e servizio civile universale e deleghe al governo per il riordino della materia e infine, anche un collegato per interventi di adeguamento alla legge quadro sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.

NADEF, ultimo passo per la Legge di Bilancio - La NADEF è un passo verso la legge di Bilancio. Una volta trasmessa in Parlamento la NADEF, il calendario europeo condiviso prevede che il Governo debba inviare a Bruxelles entro il 15 ottobre il Documento programmatico di Bilancio (Dpb) e, entro il 20 ottobre, a stretto giro il disegno di legge di Bilancio. Spetta poi al Parlamento approvare la manovra entro il 31 dicembre, termine perentorio per evitare di ricorrere all’esercizio provvisorio. Da questo punto di vista, la NADEF acquisisce un ruolo centrale all’interno delle decisioni di politica economica del Governo e del Parlamento. Non a caso, le norme in vigore prevedono che la NADEF venga discussa e approvata in Parlamento attraverso lo strumento della risoluzione, trattandosi appunto di un documento programmatico. Risoluzione della maggioranza che sostiene il Governo cui è attribuita una valenza politico-programmatica vincolante dal punto di vista dei contenuti. Le stime inserite nella NADEF vengono così trasferite nel Documento programmatico di Bilancio, cui spetta il compito di illustrare le principali linee di intervento della manovra di finanza pubblica che verranno inserite nella legge di Bilancio.
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