Addio, graduale, ai cari vecchi scontrini di carta. Via libera alla risoluzione per la digitalizzazione degli scontrini, con un piano in 3 fasi. Obiettivo: meno rifiuti e più efficienza fiscale. Entro il 2029 gli scontrini cartacei potrebbero diventare solo un ricordo. L’Italia si prepara infatti a voltare pagina, puntando tutto sulla dematerializzazione delle ricevute fiscali.
È quanto prevede la risoluzione approvata dalla commissione Finanze della Camera su iniziativa di Fratelli d’Italia. Primo firmatario del documento è il deputato Saverio Congedo, che insieme al collega Massimo Milani ha illustrato gli obiettivi della proposta: semplificazione digitale, riduzione dell’impatto ambientale e rafforzamento del controllo fiscale. Vediamo tutte le future regole e quando scattano.
Il piano in tre tappe: scadenze tra il 2027 e il 2029
Il percorso verso lo stop agli scontrini su carta è articolato in
3 fasi, per permettere un passaggio ordinato e non penalizzante, soprattutto per le piccole attività. Ecco le date da segnarsi:
- 1° gennaio 2027: da questa data scatta l’obbligo per i punti vendita della grande distribuzione organizzata (GDO);
- 1° gennaio 2028: l'anno dopo toccherà agli esercenti che superano una determinata soglia di fatturato, ancora da definire;
- 1° gennaio 2029: la nuova regola si estenderà a tutti gli altri esercenti commerciali.
Un percorso graduale, pensato per bilanciare esigenze ambientali e sostenibilità economica.
Ricevuta cartacea solo su richiesta
Per i nostalgici, diciamo subito che la transizione al digitale non cancellerà completamente la ricevuta fisica. Il cliente potrà infatti richiederla facoltativamente, come già avviene in altri Paesi europei. Questo approccio, sottolineano i promotori, vuole tutelare la libertà dell’utente, ma anche favorire una cultura della digitalizzazione sempre più diffusa.
Collegamento tra POS e registratori già nel 2026
Un passo anche per l’ambiente: meno carta termica tra i rifiuti
Oltre al beneficio fiscale e tecnologico, il piano mira a ridurre l’uso della carta termica, materiale non riciclabile e altamente inquinante. Ogni giorno in Italia si stampano milioni di scontrini che finiscono tra i rifiuti non recuperabili. La digitalizzazione rappresenta quindi anche un gesto concreto per l’ambiente.
“Vogliamo incentivare sistemi digitali che garantiscano la trasmissione dello scontrino al cliente, senza perdere di vista la sostenibilità e la trasparenza fiscale” – spiegano i deputati di FdI, Congedo e Milani.
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