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La plusvalenza realizzata con la cessione di un bene acquistato nell’esercizio di un’attività d’impresa non è fiscalmente rilevante per il coniuge che non vi partecipa. È quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con una recente ordinanza che respinge il ricorso dell’Agenzia delle Entrate sulla scorta dell’interpretazione dell'art. 4, comma 1, lettera a), T.U.I.R. così come integrato dall’art. 26 D.L. n. 69/1989, conv. in L. n.154/1989.
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