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Nell'attuale sistema di imposizione sui redditi deve ritenersi che il legislatore tributario non ha arbitrariamente individuato, come indice di capacità contributiva, la relazione tra il presupposto e il soggetto passivo attraverso la diretta imputazione, per trasparenza, al socio del reddito prodotto in forma associata, indipendentemente dalla percezione. La Corte Costituzionale evidenzia quindi che le società di persone residenti e gli enti ad esse assimilati non costituiscono un autonomo soggetto passivo d'imposta, ma meri centri di riferimento per la determinazione del reddito, che viene attribuito ai soci al termine dell'esercizio e in base alle rispettive quote di partecipazione agli utili. Questa diretta imputazione del reddito è la conseguenza logica immediata del principio di "immedesimazione" esistente tra società a base personale e singoli soci che la compongono.
(prezzi IVA esclusa)