Continuiamo l’analisi sulle novità del Decreto Crescita e Internalizzazione e concentriamo l’attenzione ora sulle novità concernenti:
- le nuove modalità di determinazione del reddito della controllata estera: la nuova normativa prevede invece che i redditi della società estera vengano determinati in base alle disposizioni applicabili ai soggetti residenti titolari di reddito d'impresa, ad eccezione dell'articolo 86, comma 4;
- le esimenti per la disapplicazione della CFC White list: viene previsto che l'"effective tax rate” venga eterminato dal rapporto tra l'imposta corrispondente al reddito imponibile e l'utile ante imposte. Inoltre, i due termini di raffronto devono essere omogenei e vanno prese in considerazione solo le imposte correnti e non anche le eventuali imposte anticipate e differite;
-la modifica dell’apparato sanzionatorio: viene previsto che in caso di mancata adempimento del monitoraggio si applichi la sanzione amministrativa del 10% del reddito conseguito dal soggetto estero partecipato e imputabile nel periodo d’imposta, al soggetto residente, in proporzione alla quota di artecipazione posseduta;
- gli aspetti procedurali: l’Amministrazione Finanziaria, prima di notificare l’avviso di accertamento per l’imposta o per la maggiore imposta, deve inviare un apposito avviso (invito), con il quale viene concessa la possibilità di fornire, entro un termine ristretto (90 giorni) le prove della disapplicazione della disciplina CFC.
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CFC. Le novità del Decreto internalizzazione. 2^parte (162 kB)
CFC. Le novità del Decreto internalizzazione. 2^parte - Fiscal News n. 269-2015
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