14 maggio 2015

Ammortizzatori sociali. Rifinanziata la CIGD

La cassa integrazione in deroga è stata finanziata, per l’anno 2014, per un importo complessivo di 478.763.551 euro
Autore: Redazione Fiscal Focus

Boccata d’ossigeno per le imprese in cassa integrazione in deroga (CIGD). Infatti, per il periodo di competenza 2014, sono state assegnate ulteriori risorse finanziarie, ripartite su base regionale, per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga. In particolare, il rifinanziamento è stato effettuato ad opera dei D.I. n. 89936 dell’8 maggio 2015, che ha messo sul piatto 478.763.551 euro (di cui sono stati ripartiti solamente 454.825.373,45 euro) a valere sul Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione. Infatti, le regioni interessate dall’intervento possono disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale, anche in deroga, nella misura del 5% delle risorse a esse attribuite.

Questo provvedimento, con il quale si chiude l'esercizio dell'anno 2014, è stato adottato con circa tre mesi di anticipo rispetto a quello dello scorso anno concernente la medesima finalità riferita al 2013.

A darne notizia è stato l’INPS con il messaggio n. 3244/2015.

Ripartizione territoriale – La ripartizione territoriale vede al primo posto il Veneto (con 72.588.951,85 euro), al secondo la Sicilia, la Sardegna e la Calabria (con 52.250.000 euro) e a seguire le Marche (con 46.671.853,65 euro). Mentre all’ultimo posto troviamo il Friuli Venezia Giulia (con 7.384.404,15 euro). Non va meglio per il Molise e l’Emilia Romagna, alle quali sono stati destinati rispettivamente 13.553.174,05 euro e 17.687.054,40 euro.

Stop ai controlli – Considerato che l’assegnazione delle suddette risorse, avvenuta in un momento distante e successivo rispetto ai periodi di intervento oggetto di tutela, ha comportato per le Regioni la difficoltà di comunicare prontamente all’INPS gli accordi stipulati per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. Ciò ha comportato l’esonero da parte dell’INPS dall’effettuare le verifiche e i controlli relativi alla compatibilità finanziaria a carattere preventivo previsti dal suddetto decreto sugli accordi stipulati in sede istituzionale, e dalla successiva verifica di coerenza della determinazione Regionale con l’ipotesi di accordo preventivamente stimato.

Infatti, l’unico adempimento che l’Istituto previdenziale dovrà curare è il monitoraggio della spesa attraverso il SIP (Sistema Informativo dei Percettori), che si sostanzierà in un controllo periodico successivo del rispetto, da parte delle Regioni e Province autonome, delle risorse loro assegnate dai decreti interministeriali di attribuzione dei fondi.

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