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Nuove regole da 1° aprile. Dal 1° aprile di quest’anno entrano in vigore le nuove regole per ottenere l’esenzione dal pagamento del ticket per reddito. La nuova procedura utilizzata per l’individuazione dei pazienti esenti dal pagamento del ticket è contenuta nel Decreto dell’11 dicembre 2009 che le Regioni stanno applicando con modalità e tempi diversi.
Il Decreto dell’11 dicembre 2009. Secondo quanto previsto dal decreto le strutture che erogheranno le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale riconosceranno l’esenzione per reddito soltanto se il medico ha riportato sulla ricetta il relativo codice di esenzione. Nel caso di ticket non pagato, le strutture invieranno l’informazione relativa al Sistema tessera sanitaria, per ogni prestazione erogata.
Il Sistema tessera sanitaria. Il Sistema tessera sanitaria è l’impianto su cui si fonda il sistema previsto dal Decreto prevedendo un primo step in cui si ha la selezione dei nuclei familiari sulla base delle soglie di reddito, successivamente esso associa a ciascun assistito dei nuclei familiari il codice di esenzione. Questo permetterà al Sistema di stilare degli elenchi che verranno inviati ai medici prescrittori delle SSN e alle Aziende Sanitarie locali.
I compiti del medico. Dal primo aprile, quindi, sarà compito del medico rilevare, su richiesta del paziente, l’eventuale codice di esenzione, riportandolo sulla ricetta e comunicandolo al paziente stesso. Non solo medico, il nostro dottore diventerà anche un agente del fisco, preposto alla caccia agli evasori, con il rischio dello svilimento della sua professionalità.
I medici non ci stanno. I sindacati dei medici e, in particolare, la Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg) ha bocciato le nuove regole per diversi motivi. Si ritiene, infatti, inopportuno delegare ai medici questo compito, in primo luogo perché si registra un aggravio di lavoro per il medico con la contestuale sottrazione di tempo all'assistenza dei pazienti. Si espone, inoltre, il medico anche a rischi di errori per via del fatto che i medici non hanno le competenze per potersi districare in questo settore.
La verifica dell'esenzione, afferma la Fimmg, ''dovrebbe invece spettare alle Usl ed ai patronati, ovvero agli enti riscossori dei ticket''.