17 ottobre 2012

Assistenza disabili. La retribuzione scende al 50%

Chi utilizza i tre giorni di permessi della Legge 104, vedrà dimezzata la propria retribuzione
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – La recente approvazione della Legge di Stabilità 2013 non finisce di alimentare polemiche. Infatti, fra aumento dell’Iva, congelamento stipendio per gli statali, detrazioni, tagli e aumenti, a tenere banco è ora la stretta sui permessi previsti dalla L. n. 104/1992 per i disabili o per la cura di parenti affetti da handicap. In particolare, per quest’ultimi è stato previsto un abbassamento, fino al 50%, della retribuzione dei giorni di permesso (tre al mese), a meno che non siano utilizzati per le patologie del dipendente stesso o per l’assistenza di figli o del coniuge (non quindi di un genitore). Restano esclusi dal pagamento intero i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili. La novità dovrebbe partire dal prossimo 1° gennaio 2013.

La novità
– Ciò significa, dunque, che i tre giorni di permessi mensili fruiti dai dipendenti pubblici, ivi compresi il personale direttivo, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, saranno retribuiti al 50% anziché al 100% (come previsto dal c. 3-ter, dell’art. 2, del D.L. 324/1993 e c. 6, dell’art. 15 del CCNL del comparto scuola 276 novembre 2007), a meno che non si tratti dello stesso dipendente della PA che usa il permesso per sua patologia, o che si tratti di assistenza a figli o coniuge. Mentre se il permesso dovesse servire ad assistere genitori disabili non ci sarà l’intera retribuzione. La norma è rivolta esclusivamente ai lavoratori pubblici. Sul fronte previdenziale, invece, i tre giorni di permesso da chiunque fruiti continueranno a essere coperti da contribuzione figurativa. Va precisato, inoltre, che la riduzione al 50% riguarda la retribuzione lorda.

Quali permessi sono interessati? – I permessi interessati dalla suddetta novità sono: a) quelli cui hanno diritto i genitori di minori con handicap in situazione di gravità (due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino) in alternativa al prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa; b) quelli cui hanno diritto i lavoratori che assistono il coniuge, un parente o affine entro il secondo grado portatore di handicap in situazione di gravità (tre giorni mensili retribuiti coperti da contribuzione figurativa).

Pensioni di invalidità – Importanti novità anche sul fronte delle pensioni di invalidità. Infatti, secondo le nuove misure, la Legge di Stabilità 2013 prevede anche l'annullamento parziale o totale di alcuni sconti fiscali come deduzioni, detrazioni o esenzioni che oggi abbassano l'importo dell'imposta Irpef da versare e introduce una franchigia di 250 euro per alcune deduzioni e detrazioni Irpef e, per le sole detrazioni, si fissa il tetto massimo di detraibilità a 3.000 euro. Inoltre, è stata prevista anche l'assoggettabilità a Irpef delle pensioni di guerra e di invalidità, per cui verranno tassate con l'Irpef le pensioni di invalidità superiori a 15.000 euro.

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