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Premessa – Non sono vincolati alle condizioni previste dal Regolamento (CE) n. 800/2008 gli sgravi contributivi e assistenziali previsti, a decorrere dal 1° gennaio 2013, in favore dei lavoratori over 50 e donne residenti in aree svantaggiate. A chiarirlo è il direttore generale delle Attività ispettive del Ministero del Lavoro, Paolo Pennesi, in occasione del Videoforum 2013 organizzato dalla stampa specializzata.
Lavoratori over 50 – Come è noto, la Riforma del Lavoro all’art. 4, c. da 4 a 11 ha previsto un incentivo ai lavoratori over 50 usciti precocemente dal mercato del lavoro.Il beneficio, in particolare, consiste nella riduzione, per un periodo massimo di 12 mesi, del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro, al fine di assumere, con contratto di lavoro subordinato, a tempo determinato anche in somministrazione, lavoratori di età non inferiore a 50 anni, disoccupati da oltre dodici mesi. A tal proposito, va sottolineato che l’agevolazione è operativa per le assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio scorso, e che in caso di successiva trasformazione del rapporto a tempo indeterminato, la riduzione dei contributi si prolungherà fino al 18° mese dalla data della prima assunzione. Oltre ai lavoratori over 50, possono godere del suddetto incentivo anche: donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti nelle aree svantaggiate individuate con apposito decreto ministeriale da adottarsi annualmente con decreto del M.L.P.S., di concerto con il M.E.F.;donne ovunque residenti prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Regolamento CE – Da notare che lo sgravio contributivo in questione si applica nel rispetto del Regolamento della Comunità europea regolamento (CE) della Commissione 6 agosto 2008, n. 800/2008, anche se questa condizione sembra riferirsi esclusivamente a donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, mentre per gli ultracinquantenni e le donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, il requisito del rispetto del regolamento comunitario non sembra necessario.
Il chiarimento – Ed è proprio su tale aspetto che Paolo Pennesi ha fornito il proprio chiarimento; stabilendo che per come è strutturato l'incentivo, trattandosi di una misura di carattere generale, senza distinzione di carattere territoriale, non dovrebbe rientrare nel campo di applicazione degli aiuti di Stato, pertanto non è sottoposto alla citata condizione.