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Premessa – Nel corso dello scorso mese di luglio, l’INPS ha provveduto a ricostruire a livello centrale le prestazioni collegate al reddito dell'anno 2010 delle gestioni private corrisposte ai soggetti residenti in Italia. L’operazione, che rientra nell’ambito della campagna RED 2011, ha fatto seguito al sollecito manifestato lo scorso anno affinché i soggetti risultati inadempienti inoltrassero la dichiarazione dei redditi percepiti nell’anno 2010. A renderlo noto è l’INPS con il messaggio n. 13609/2013.
Data base reddituale e delle pensioni – L’elaborazione ha comportato l’aggiornamento contestuale sia del “database reddituale” sia del “database delle pensioni”. Nel primo caso i dati reddituali trasmessi dalle diverse fonti (CAF e soggetti abilitati, cittadino on line, Agenzia delle Entrate, Sedi INPS), se influenti per le diverse prestazioni, sono stati integrati con le informazioni presenti nel Casellario Centrale delle pensioni relative all'anno 2011. Nel caso in cui le informazioni relative al medesimo soggetto siano pervenute da più canali, è stato valorizzato il dato di importo più elevato, avuto riguardo alla singola tipologia reddituale, ad eccezione del lavoro autonomo (tipo rigo 03 – codice reddito A3), per il quale è stato utilizzato il reddito dichiarato dal soggetto. Mentre i dati relativi alle movimentazioni del database delle pensioni sono stati memorizzati nel segmento GP1.
Ricalcolo delle pensioni – In particolare, l’operazione ha interessato tutte le dichiarazioni trasmesse dai diversi canali entro il 30 giugno 2013. Pertanto, il reddito dell’anno 2010 ha influito in maniera differente a seconda che si sia trattato di verificare la prima concessione della prestazione collegata al reddito ovvero quella degli anni successivi al primo.
Criteri di elaborazione – Ad essere state elaborate sono:
- le pensioni senza conguaglio e senza variazione d’importo: se i dati reddituali non abbiano comportato conguagli per i periodi precedenti né variazioni sull’importo corrente di pensione, le procedure hanno provveduto al solo aggiornamento del data base reddituale e delle pensioni;
- le pensioni con conguaglio a credito o con variazione d’importo in aumento: se le informazioni trasmesse abbiano prodotto conguagli a credito per i periodi precedenti e/o una variazione in aumento dell’importo della rata di pensione in pagamento, le procedure hanno provveduto a ricostituire la pensione e ad aggiornare il database delle pensioni con i nuovi dati. Il ricalcolo è stato effettuato con arretrati al 31 agosto 2013; la rata di pensione aggiornata viene posta in pagamento a partire dal mese di settembre 2013. Sono stati “validati” e posti in pagamento i conguagli di importo fino a 500 euro, a condizione che per la stessa pensione non siano registrate, sull’archivio centrale degli indebiti, precedenti ricostituzioni con conguaglio a debito del pensionato;
- le pensioni con conguaglio a debito o con variazione d’importo in diminuzione: in tal caso il conguaglio a debito è stato calcolato con riferimento all’ultima rata estratta. La data di fine calcolo arretrati è pertanto agosto 2013 e l'importo di pensione aggiornato è posto in pagamento dalla rata di settembre 2013.
Pensioni scartate – Le pensioni che non sono state elaborate, perché i dati presenti in archivio non hanno consentito il calcolo corretto, è stata memorizzata l’informazione
sull’archivio della procedura DIARIO con il codice: “0770 - ricostituzione da RED 2010 – scartata al calcolo codice di scarto XXX”.
Le notifiche – I soggetti interessati saranno ben presto soggetti alla comunicazione INPS, che sarà differenziata a seconda della situazione:
- creditoria, con dicitura variabile a seconda della immediata pagabilità o meno della somma;
- debitoria, con gestione del recupero già impostata a livello centrale;
- debitoria, con gestione demandata alla sede.
Nelle ultime due tipologie di lettere, che costituiscono notifica del debito, viene riportato anche il dettaglio dei conguagli suddiviso per anno di riferimento e causale.