20 luglio 2015

CIGD. Ripartite le risorse finanziare per l’anno 2015

Ammontano a 500 milioni di euro gli ammortizzatori sociali in deroga stanziati in favore delle imprese

Autore: Redazione Fiscal Focus
Nuove risorse per la cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD). Infatti, l’8 luglio 2015 è stato emanato il decreto (Lavoro-Economia) n. 90973, che assegna risorse finanziarie alle Regioni e alle Province autonome, per gli ammortizzatori sociali in deroga pari a 500 milioni di euro, a valere sul Fondo Sociale per l’Occupazione e Formazione.
Al fine di trasmettere, tramite il SIP, i provvedimenti concessori per periodi di competenza 2015, le Regioni e le Province autonome dovranno utilizzare, come numero di decreto, il numero fittizio “33335”.

A darne notizia è stato l’INPS con il messaggio n. 4820/2015.


Caratteristiche generali – Possono accedere all’integrazione salariale i lavoratori subordinati con la qualifica di operai, impiegati e quadri, ivi compresi gli apprendisti e i lavoratori somministrati, subordinatamente al conseguimento di un’anzianità lavorativa presso l’impresa di almeno 12 mesi alla data di inizio del periodo di riferimento.
La CIGD, inoltre, può essere concessa per: situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori; situazioni aziendali determinate da situazioni temporanee di mercato; crisi aziendali e ristrutturazione o riorganizzazione.
Quanto alla domanda di accesso, deve essere presentata, in via telematica, all’INPS e alla Regione entro 20 giorni dalla data in cui ha avuto inizio la sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. Pertanto, le aziende possono trasmettere telematicamente le domande di CIG in deroga all’INPS ovvero alle Regioni, in via alternativa.

I limiti di durata massima del trattamento si distinguano in base all’annualità di riferimento, come di seguito specificato:
• per il periodo “1 gennaio 2014 – 31 dicembre 2014”, la durata è di 11 mesi nell’arco di un anno;
• mentre per il periodo “1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2015”, la durata è di 5 mesi nell’arco di un anno.

Ripartizione territoriale – La ripartizione territoriale vede al primo posto la Lombardia (con 88.420.552 euro), al secondo il Veneto (con 44.546.558 euro) e a seguire la Puglia e l’Emilia Romagna, rispettivamente con 43.390.814 euro e 38.582.722 euro.
Mentre all’ultimo posto troviamo la Valle d’Aosta (con 754.269 euro). Non va meglio per le P.A. di Bolzano e del Trento, alle quali sono stati destinati rispettivamente 2.458.472 euro e 2.947.478 euro.
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