3 ottobre 2012

Congedo. Meccanismo di neutralizzazione ad ampio raggio

L’INPS include nel meccanismo della “neutralizzazione” anche il figlio convivente per assistere il genitore con grave disabilità
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Il meccanismo della “neutralizzazione” amplia la tutela anche a favore del figlio convivente per assistere il genitore con grave disabilità. Infatti, mediante tale meccanismo è possibile ampliare il biennio nel quale ricercare le 52 settimane di contribuzione richieste ai fini dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali. A chiarirlo è l’INPS con il messaggio n. 15819 dell’1 ottobre 2012 precisando altresì che il meccanismo della “neutralizzazione” è operante anche nei casi di congedo fruito dal coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravità.

L’evoluzione normativa – Come è noto, la disciplina del congedo straordinario è stata spesso messo al centro della legislazione italiana. Dapprima, con l’art. 42, del D.Lgs. n. 151/2001 è stato specificato che la contribuzione figurativa riconosciuta per periodi di assenza, permessi e congedo fruiti dai genitori per i figli con handicap grave e in loro assenza dai fratelli o sorelle conviventi, pur non potendo essere considerata utile ai fini del raggiungimento del requisito contributivo per l’indennità di disoccupazione, consente, con il meccanismo della neutralizzazione, di ampliare il biennio nel quale ricercare il numero di settimane contributive previste dalle norme. Norma che è stata poi sostituita dall’art. 4, c. 1, del D.Lgs. n. 119/2011, stabilendo che: “il coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravità accertata ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ha diritto a fruire del congedo di cui al comma 2 dell'articolo 4 della legge 8 marzo 2000, n. 53, entro sessanta giorni dalla richiesta. In caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente, ha diritto a fruire del congedo il padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, anche adottivi, ha diritto a fruire del congedo uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, ha diritto a fruire del congedo uno dei fratelli o sorelle conviventi”.

Interpello n. 8/2012 del MLPS
– Successivamente è intervenuto il Ministero del Lavoro con l’interpello n. 8/2012, rispondendo a un quesito avanzato dal CNO dei Consulente del Lavoro. In tal caso, viene chiarito che per il rispetto del requisito contributivo richiesto per l’erogazione dell’indennità di disoccupazione, si può considerare “periodo neutro” quello fruito dal figlio convivente per prestare assistenza al genitore affetto da grave disabilità.

I chiarimenti dell’INPS – Alla luce del suddetto riepilogo normativo, l’INPS ha precisato che ai fini dell’erogazione dell’indennità di disoccupazione anche il periodo di congedo fruito dal figlio convivente per assistere il genitore con grave disabilità, pur non essendo utile ai fini del raggiungimento del requisito contributivo delle 52 settimane, consente, con il meccanismo della “neutralizzazione”, di ampliare il biennio nel quale ricercare le 52 settimane di contribuzione richieste. Inoltre, sempre nell’ambito del congedo straordinario, il meccanismo della “neutralizzazione” è operante anche nei casi di congedo fruito dal coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravità.

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