Premessa – Il settore agricolo guadagna maggiore appeal. Infatti grazie alle ultime modifiche apportate al D.L. competitività (D.L. n. 91/20144), licenziato dal Senato con modifiche al testo originario e che passa ora al vaglio della Camera, è stato interamente riscritto il capitolo “Incentivi all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego” in agricoltura al fine di incentivarne il ricambio generazionale e sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l’accesso al credito. Vediamone gli aspetti principali.
Autoimprenditorialità e autoimpiego – Le agevolazioni, in particolare, prevedono la concessione di mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento, e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile. Mentre per le iniziative nel settore della produzione agricola, il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni. Al riguardo, è bene precisare che trovano applicazione i massimali previsti dalla normativa europea e le agevolazioni medesime sono concesse nel rispetto di quanto previsto in materia di aiuti di Stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Ricambio generazionale – Per quanto concerne le misure introdotte in favore del ricambio generazionale nel settore agricolo, l’articolo 10-bis dispone che possono beneficiare delle agevolazioni in parola le imprese, in qualsiasi forma costituite, che siano subentranti nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda agricola attraverso iniziative nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.
I requisiti – Affinché le imprese possano godere dei suddetti benefici, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- che siano costituite da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- esercitino esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile;
- siano amministrate e condotte da un giovane imprenditore agricolo di età compresa tra i 18 ed i 40 anni nonché, nel caso di società, composte, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 ed i 40 anni.
Possono altresì beneficiare delle agevolazioni le imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Progetti finanziabili – Ad essere finanziabili sono esclusivamente le iniziative che prevedano investimenti non superiori a euro 1.500.000 nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Per quanto riguarda le risorse finanziarie disponibili, l’articolo 10-quater stabilisce che la concessione delle agevolazioni è disposta, con le modalità previste dal decreto di cui all’articolo 10-ter, comma 1, a valere sulle risorse di cui al punto 2 della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 62/2002 del 2 agosto 2002. Le predette disponibilità possono essere incrementate da eventuali ulteriori risorse derivanti dalla programmazione nazionale ed europea.
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