Premessa – Un giorno di inabilità assoluta vale 145 euro se personalizzato, ovvero 96 euro se di tipo standard. Cresce, dunque, il riconoscimento monetario per i danni di tipo non patrimoniale, a seguito della rivisitazione delle tabelle sul danno biologico 2014. L’aggiornamento, che deriva dall’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano, è dovuto a causa della crescita del costo della vita secondo quanto afferma l’Istat negli ultimi report: l’accorgimento ammonta esattamente allo 0,5634 percento di quanto in vigore finora.
Osservatorio sulla giustizia – L’intervento dell’Osservatorio assume particolare rilevanza dal momento che la stessa Corte di Cassazione, in passato, non ha mancato di sottolinearne l’importanza nella definizione dei parametri relativi al risarcimento da danno biologico subito. Pertanto, è possibile ritenere che quanto stabilito dall’Osservatorio milanese sia effettivamente valido per l’intero territorio nazionale. Al riguardo, si rammenta che l’aggiornamento delle tabelle è il risultato dei dati provenienti dagli uffici giudiziari di Milano, combinati con la relativa stesura dei valori medi relativi alla frequenza di certe lesioni e alla percentuale di incremento che certi infortuni hanno subito nell’ultimo periodo.
Risarcimenti da danno biologico – Nel dettaglio, i risarcimenti da danno biologico sono stati così rideterminati:
• aumento fisso del 25% per invalidità dall’1 al 9%;
• aumento progressivo per ogni punto tra i 26 e 50% per invalidità che sale dal 10 al 34%;
• dal 35 al 100% di invalidità, aumento del 150% dei contributi.
Infine, viene rivisto anche l’importo conferito al genitore per la morte di un figlio, che dovrà rientrare nel range tra 163.990 euro e 327.990 euro. Si attende ora l’ufficialità da parte del Ministero del Lavoro per confermare i suddetti aumenti.
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