Premessa – Aiuti economici ai meno ambienti anche per il 2015. Infatti, la settimana scorsa è stato presentato un emendamento al Ddl Stabilità 2015 che rifinanzia la c.d. “Social Card” per 250 milioni anche per l’anno prossimo, la stessa cifra stanziata per l’anno 2014. La nuova misura, però, è finita per creare un gran caos tra le forze politiche, la quale è stata erroneamente interpretata come allargamento della carta acquisti anche agli extracomunitari. La Social Card, in realtà, nata con la Manovra Finanziaria dell’anno scorso, già includeva una sperimentazione a favore degli immigrati con regolare permesso di soggiorno.
Comunicato MEF - A chiarire il tutto ci ha pensato il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il quale in un comunicato stampa del 20 novembre 2014 ha specificato che “l’emendamento del governo al ddl di stabilità non prevede modifiche alle condizioni personali, anche quanto alla nazionalità, per accedere al beneficio, rispetto alla legislazione vigente che prevede anche per il soggetto extracomunitario con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo, il diritto alla social card”. Il MEF, inoltre, tiene a sottolineare che la misura che s’intende introdurre “sana esclusivamente il periodo gennaio-marzo 2014”. Infatti, l’emendamento ha l’obiettivo di porre rimedio alla situazione che si è creata a seguito della mancata conversione della norma contenuta nell’articolo 9 comma 15 del D.L. 150/2013 (decreto proroga termini). Tale disposizione garantiva la continuità del programma Carta Acquisti consentendo a Poste italiane spa di erogare il servizio di pagamento in favore degli aventi diritto alla social in attesa dell’espletamento della gara per la nuova aggiudicazione del servizio. Lo stralcio della norma in sede di conversione in legge del decreto avrebbe quindi come conseguenza la mancanza per Poste della titolarità giuridica ad effettuare il servizio. Poste spa dovrebbe quindi recuperare da questi soggetti indigenti le somme erogate da gennaio 2014 a marzo 2014, quando la società, dopo aver vinto la gara indetta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha stipulato il relativo contratto (24 marzo 2014).
Social card – La Social Card (comunemente chiamata “Carta Acquisiti” o “Carta Sociale”) è una carta prepagata creata per fornire un sostegno alla spesa alimentare, sanitaria e domestica (per esempio il pagamento delle bollette) delle famiglie più bisognose. Oltre a tutte le famiglie idonee potranno richiederla, come detto in premessa, anche i cittadini stranieri. Essa vale 40 euro al mese e viene caricata ogni due mesi con 80 euro, in base agli stanziamenti via via disponibili. Inoltre, la carta acquisti viene data agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni o ai bambini di età inferiore ai tre anni (in questo caso il titolare della Carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti e redditi bassi. Per richiedere la sovvenzione economica, l’interessato dovrà presentare una nuova dichiarazione ISEE (presso qualunque patronato), in modo tale che i dichiaranti interessati non possano abusare del diritto.
Le polemiche – Intanto, il Ncd va all’attacco: "Il governo ritiri l'emendamento sulla 'Social card' agli stranieri”. “Non è chiaro tra l'altro – continua il Ncd - se il governo vuole estendere la social card o destinare apposite risorse per ottemperare a precedenti obblighi e sanare il contenzioso con le poste. C'è ancora tempo per discuterne". Negative sono anche le esternazioni della Lega Nord, reputando la Social Card come un “ennesimo regalo a immigrati”.
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