4 maggio 2012

Dipendenti pubblici. Nasce il fondo “Sirio”

La Covipha autorizzato l’entrata in vigore del nuovo fondo “Sirio” rivolto ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa –A seguito dell’istituzione del fondo “Espero” rivolto ai dipendenti della scuola, “Perseo” destinato ai dipendenti del settore sanitario e degli enti locali, vede la luce il nuovo fondo pensione negoziale “Sirio”, il quale era stato istituito il 1° ottobre 2007 e costituito il 14 settembre 2011, e ora finalmente autorizzato dalla Covip. Esso è indirizzato ai dipendenti dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dell’Enac e del Cnel, al quale possono aderire anche i dipendenti dell’Agenzia del Demanio.Fondo pensione che assume particolare rilievo, in quanto sono circa 260.000 i potenziali beneficiari ai quali potranno aggiungersi, una volta definite le procedure che li riguarderanno, anche i dipendenti del comparto Università e ricerca, delle altre Agenzie fiscali, nonché quelli delle Organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo istitutivo, del Coni servizi SpA e delle Federazioni sportive nazionali.

Il fondo pensione “Sirio” – Così come gli altri fondi pensione su citati, “Sirio” è a capitalizzazione individuale e a contribuzione definita a carico delle Amministrazione e lavoratori, pari all’1% della retribuzione utile, dove l’interessato potrà aumentarne l’importo mediante un contributo aggiuntivo. Per quanto riguarda invece il TFR, è dovuta una quota pari al 2%della retribuzione utile al calcolo dei dipendenti già occupati al 31 dicembre 1995 e di quelli assunti nel periodo dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2000; l'1,5% della base contributiva di riferimento del trattamento di fine servizio e, per i lavoratori assunti dal 1° gennaio 2001, il 100% dell'accantonamento TFR. Tali quote non vengono effettivamente versate al fondo pensione, ma vengono accantonate figurativamente presso l’INPS ex-gestione INPDAP. A tal proposito, è possibile notare come i dipendenti pubblici siano differenziati in base alla data di assunzione, poiché: hanno il TFR i dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000 e gli assunti con contratto a tempo determinato successivamente al 30 maggio 2000;hanno invece il TFS i dipendenti pubblici assunti prima del 31 dicembre 2000. Quest’ultimi, però, possono trasformare il TFS in TFR solo aderendo al fondo pensione del proprio comparto. A tal proposito, la Covip precisa che la differenza tra trattamento di fine servizio e trattamento di fine rapporto non è irrilevante per una valutazione ponderata dell’adesione ai fondi del pubblico impiego. Infatti, l’ammontare del TFS è determinato prendendo in considerazione una percentuale (l’80%) dell’ultima retribuzione percepita dal lavoratore che viene diviso in dodicesimi (o quindicesimi per i dipendenti degli Enti Pubblici) e poi moltiplicato per il numero di anni di servizio prestato; il TFR invece viene accantonato anno per anno.

Gli altri fondi –Attualmente l’unico strumento realmente “attivo” è “Espero” per i dipendenti del comparto scuola che al 31 dicembre aveva un numero di iscritti pari a circa 96.000 unità. Mentre i dipendenti delle pubbliche amministrazioni a carattere locale delle regioni autonome Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta possono anche aderire ai propri fondi territoriali: “Laborfonds” e “Fopadiva”.

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