2 dicembre 2013

Domestici. È tempo di ridurre il costo del lavoro

Assindatcolf intende rendere totalmente deducibile il costo dei lavoratori domestici e sconfiggere il lavoro nero

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Alleggerire fiscalmente il costo per il personale domestico. È questa, in sostanza, la proposta che Assindatcolf – l'associazione sindacale dei datori di lavoro domestico – lancia alle istituzioni in occasione del 30° anniversario dalla sua fondazione. L’obiettivo, infatti, è quello di rendere totalmente deducibili dal reddito del datore di lavoro domestico i contributi previdenziali versati, senza previsione di alcun massimale, nonché l’intero costo del lavoro.

La proposta – La suddetta proposta è nata dal fatto che oggi il 16% delle famiglie non arriva a fine mese, di questo totale poi l’11,1% in stato di povertà relativa e il 5,2% in povertà assoluta. Inoltre l’incidenza del costo di accompagnamento sul reddito mensile della famiglia è di circa il 30%, con sottili differenze tra Nord e Sud. Alla luce di tale situazione, la richiesta è quella di rendere deducibile l’intero costo del lavoro della badante ai fini del calcolo dell’imponibile a condizione della stipula del contratto di lavoro domestico regolare, accompagnato da ferrei controlli e sanzioni per gli eventuali evasori. Il consenso delle badanti richiederebbe la restituzione dei contributi (assegno, più conveniente per lo Stato) anche in assenza dei requisiti per la pensione, rispetto all’attuale corresponsione della pensione ai previsti limiti di età.

Irregolarità contrattuali – In base agli ultimi dati, l'irregolarità contrattuale (totale o parziale) riguarda il 62% dei lavoratori domestici di origine straniera (che rappresentano in totale il 77% dei collaboratori familiari) e il 74% degli assistenti italiani: “Questo – ha sottolineato Gardella – dimostra che l'attuale regime delle deduzioni parziali dei contributi Inps e della detrazione del costo per gli anziani non autosufficienti ha fallito come incentivo per l'emersione dal lavoro nero e dall'evasione fiscale. Solo la detrazione/deduzione al 100% del costo del lavoro o dei contributi potrà fornire la spinta necessaria a una regolarizzazione”.

L’analisi economico – Secondo i calcoli condotti dal prof. Luigi Enrico Golzio, docente di Economia dell'Università di Modena e Reggio Emilia, la proposta di Assindatcolf ammonterebbe a 2 miliardi di euro, che potrebbero essere recuperati grazie a una revisione delle regole sull'indennità di accompagnamento, che pesa per 6,6 miliardi di euro e che potrebbe ridursi se venisse riservata solo ad alcune fasce di reddito.

Domestici in aumento – Il ricorso a colf e badanti è in forte rialzo, basti pensare che attualmente è il quarto contratto collettivo per numero di dipendenti, dopo i metalmeccanici, il commercio e la scuola, ma è il primo per crescita dal 2008 ad oggi. E in futuro, continuerà a crescere: infatti, l'indice di vecchiaia in Italia è passato da 127,1 del 2001 a 142,8 del 2008. A questo dato, si somma anche la scarsa tendenza di ricorrere alle case di riposo per gli anziani.
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