19 luglio 2012

Emendamenti alla riforma. Arriva il sì delle Commissioni

La riforma del lavoro, in vigore da ieri, è stata già rivisitata da un emendamento presentato al D.L. sviluppo, frutto di un accordo tra Governo e partiti di maggioranza
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Martedì scorso, le Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera dei Deputati hanno approvato una serie di emendamenti che modificano la Legge di riforma del mercato del lavoro, che è in vigore da ieri. L’emendamento, che verrà inserito all’art. 46-bis del D.L. sviluppo (D.L. n. 83/2012), si articola in 11 proposte di modifica che sono state concordate da Governo e partiti di maggioranza sulla base anche dell’avviso comune siglato tra Confindustria e sindacati. Contratto a termine, utilizzo dello staff-leasing per l’apprendistato, regime dei lavoratori autonomi con partite iva, contributi dei collaboratori a progetto, voucher, ammortizzatori sociali nelle aziende in crisi: questi alcuni dei punti rivisitati dagli emendamenti approvati. Ma vediamoli più da vicino.

Contratto a termine – Per i contratti a termine dei lavoratori stagionali, si accorciano gli intervalli di riassunzione previsti dalla riforma del lavoro tra un contratto e l'altro. In tali casi, infatti, l’intervallo passa da 60 a 20 giorni per quelli fino a 6 mesi; mentre per quelli superiori il termine passa da 90 a 30 giorni.

Apprendistato
– L’apprendistato, che si appresta a diventare lo strumento chiave per innalzare le sorti dell’occupazione giovanile, può essere utilizzato in somministrazione per tutti i settori produttivi (per esempio lo staff-leasing).

Partite Iva “false” –Altro punto rimodellato è quello riguardante la presunzione di “falsa” partita IVA. In particolare, i tre parametri stabiliti per verificare il presupposto di veridicità della partita iva dei soggetti che collaborano nell’impresa, non fanno più riferimento all’anno bensì al biennio. Pertanto, oltre che la postazione fissa presso il committente, perché operi la presunzione di lavoro a progetto, dev’ essere verificata la durata della collaborazione (più di otto mesi annui per due anni consecutivi) ed il valore economico della stessa (i corrispettivi annui complessivamente percepiti dal collaboratore nell’arco di due anni solari consecutivi).

Contributi Gestione separata INPS – Cambia anche la progressività dell’aumento dei contributi alla Gestione separata INPS dei lavoratori autonomi. Infatti, viene sospeso per un anno l'aumento dei contributi previdenziali. Pertanto, la percentuale rimane congelata al 27% nel 2013 e sale al 28% (invece che al 29%) nel 2014. Resta fermo tuttavia che l'aliquota dovrà passare progressivamente al 33% a decorrere dal 2018. Dall'altra parte però viene prevista l'accelerazione dell'incremento delle aliquote per i pensionati che hanno un altro reddito da lavoro: la riforma Fornero prevedeva di arrivare al 24% entro il 2018, mentre con l'emendamento approvato dalle commissioni i tempi si accorciano al 2016.

Lavoro accessorio – Sul fronte del lavoro accessorio, gli emendamenti confermano per l’anno 2013 la possibilità per i lavoratori, che beneficiano di ammortizzatori sociali, di ricorrere a tale istituto nel limite massimo di 3.000 euro.
Mobilità - Si allunga di un anno, al 31 dicembre 2014, l'uso della mobilità così come prevista nelle regole attuali. Niente da fare invece alla richiesta di rinviare di un anno l'entrata in vigore dell'ASpI.

CIG per le aziende in crisi – Quanto alle aziende ammesse alle procedure concorsuali che hanno "prospettive di continuazione o ripresa dell'attività e di salvaguardia, anche parziale", dei livelli occupazionali, è stata confermata la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione fino a tutto il 2015.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy