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Premessa – L’attesa è finita. A seguito della registrazione presso la Corte dei Conti e dopo l’annuncio dell’avvio del piano di verifica da parte dell’INPS, il 24 luglio scorso è arrivato finalmente sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 il decreto che tutela l’accesso alla pensione per i primi 65.000 lavoratori esodati. Si tratta di una notizia sicuramente ben accolta dai salvaguardati, visto l’inspiegabile protrarsi della sua ufficialità. Attenzione ai termini però. Infatti, per tutelarsi dalle nuove stringenti regole pensionistiche si hanno a disposizione 120 giorni dalla data di pubblicazione del decreto esodati per inoltrare la domanda alla D.P.L. (21 novembre 2012).
Il D.M. esodati – Dopo mesi di continue conferme e smentite sulla quantità dei lavoratori da salvaguardare, è stata confermata la tutela per i c.d. “esodati”, meglio conosciuti come i senza lavoro e senza pensione. In sostanza, il D.M. del 1° giugno 2012 conferma per 65.000 lavoratori privati l’accesso al pensionamento secondo le regole antecedenti alla riforma delle pensioni. In particolare, si tratta di: 25.590 lavoratori in mobilità; 3.460 lavoratori in mobilità lunga; 17.710 lavoratori che hanno avuto accesso ai fondi di solidarietà; 10.250 prosecutori volontari; 950 lavoratori esonerati dal servizio nella P.A.; 6.890 lavoratori cessati per licenziamenti individuali, collettivi o risoluzioni consensuali; 150 lavoratori in congedo per assistere i figli con disabilità grave. A tal proposito, va ricordato che il D.L. sulla spending review prevede la salvaguardia di altri 55.000 esodati.
Le lettere dell’INPS – L’ufficialità arriva a seguito della pubblicazione del recente messaggio INPS (n. 2196 del 20 luglio 2012) in cui viene comunicato l’invio ai soggetti interessati di specifiche lettere contenenti informazioni circa il diritto ad accedere alla pensione con i vecchi requisiti. Mediante tali lettere l’INPS persegue due finalità: la prima di accertare il destinatario di poter accedere al trattamento pensionistico secondo i requisiti in vigore prima della riforma lacrime e sangue delle pensioni (art. 24, della L. n. 214/2011); e l’altra di attivare i diretti interessati a verificare la propria posizione contributiva presso uno portello INPS o presso un Patronato.
Le istanze – Come precisato in premessa, per alcuni dei soggetti su elencati sarà necessario presentare alla D.P.L. una domanda per avere accesso ai benefici entro il 21 novembre p.v. In particolare, si tratta di lavoratori esonerati dal servizio alla data del 4 dicembre 2011, nonché i lavoratori in congedo per assistere i figli affetti da disabilità grave, con perfezionamento entro 24 mesi dalla data di inizio del predetto congedo, del requisito contributivo per accedere alla pensione, indipendentemente dall’età anagrafica.