9 luglio 2012

Esodati. Lievitano a 120mila i salvaguardati

La bozza del D.L. sulla spending review prevede la salvaguardia di altri 55mila esodati. La spesa si aggira attorno i 4,1 miliardi di euro
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Come promesso dallo stesso ministro del Lavoro, Elsa Fornero, saranno salvaguardati altri 55mila esodati che vanno ad aggiungersi ai 65mila già salvati dal Decreto Ministeriale del M.L.P.S., tra l’altro, ancora in attesa di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. La nuova deroga arriva per mezzo della bozza di D.L. sulla spending review esaminata la settimana scorso dal Consiglio dei ministri, che ha stimato la spesa per quest’ultima platea in circa 4,1 miliardi di euro spalmati nel settennio 2014-2020. A tal fine, la bozza del decreto prevede l’emanazione, entro 60 giorni, di un apposito decreto che permetterà quindi di accedere alla pensione con i requisiti pre-riforma. Ma chi sono nello specifico i lavoratori salvaguardati?

I salvaguardati – In particolare, la categoria a essere maggiormente salvaguardata è quella relativa ai lavoratori collocati in mobilità in base ad accordi collettivi siglati in sede governativa entro il 31 dicembre scorso. Infatti, per quest’ultimi è prevista una tutela per circa 40mila lavoratori. Salvaguardati anche 7.400 lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei versamenti previdenziali dopo aver lasciato l’azienda prima del 4 dicembre che maturano la pensione entro 36 mesi dalla riforma. A questi si aggiungono, inoltre, 6mila lavoratori con accordi individuali per l’asciare l’azienda in crisi e che matureranno altresì i requisiti pensionistici pre-riforma tra i 24 e i 36 mesi prossimi. A completare i 55mila futuri salvaguardati vi sono altri 1.600 lavoratori del settore finanziario e bancario che hanno diritto ad accedere ai fondi di solidarietà.

La spesa - Le risorse finanziarie necessarie per la nuova platea (circa 4,1miliardi di euro) si sommeranno ai 5 miliardi già previsti per il pensionamento della prima platea di esodati negli anni tra il 2013 e il 2019. In particolare, si partirà con un aumento di spesa di 190milioni di euro nel 2014 per salire oltre il miliardo nel 2017. Per finanziare l’aumento di spesa, come recita la relazione tecnica al D.L., saranno le complessive economie generate dal provvedimento stesso.

Il D.M. bis – Come accennato in premessa, per i 55mila esodati è previsto un nuovo D.M. da emanare entro 60 giorni. L'INPS dal canto suo, invece, avrà il compito di monitorare le domande per l'accesso alla pensione con le vecchie regole sino al raggiungimento di 55.000 persone. Le domande in eccedenza resteranno inevase, spiega la bozza del decreto. Infine, non si esclude che la commissione Lavoro trovi una soluzione anche per i genitori in congedo per assistenza ai disabili e per i lavoratori a carico dei fondi di solidarietà.

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