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Premessa - L’Italia apre le porte a 10.000 cittadini stranieri per la frequenza di corsi di formazione e tirocini. Nel dettaglio, tale quota è stata destinata: metà ai corsi di formazione professionale, e la restante parte allo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento. A stabilirlo è il D.M. del 12 luglio 2012 del Ministero del Lavoro, il quale ha determinato per l’anno 2012 il contingente annuale di cittadini stranieri autorizzati a soggiornare in Italia, per partecipare a corsi di formazione professionale e tirocini formativi. Il decreto, registrato alla Corte dei Conti lo scorso 7 agosto, è ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
T.U. immigrati - In via preliminare, è bene precisare che il T.U. immigrati (D.Lgs n. 286/1998) disciplina, tra i casi particolari d'ingresso dall'estero, quello dei cittadini che, autorizzati a soggiornare per motivi di formazione professionale, svolgono periodi temporanei di addestramento presso datori di lavoro italiani, effettuando anche prestazioni che rientrano nell'ambito del lavoro subordinato (articolo 27, comma 1, lettera f).
Le quote di ingresso - Per l’anno 2012 il limite massimo di ingressi in Italia degli stranieri in possesso dei requisiti previsti per il rilascio del visto di studio, è stabilito in: 5.000 unità per la frequenza a corsi di formazione professionale finalizzati al riconoscimento di una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite di durata non superiore a 24 mesi; 5.000 unità per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento in funzione del completamento di un percorso di formazione professionale.
La ripartizione territoriale – Il decreto in commento, inoltre, ha provveduto a ripartire su base regionale l’ingresso dei cittadini stranieri. Nel dettaglio, le regioni in cui sono previste entrate maggiori sono: l’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (800 unità c.d.); viceversa, la Basilicata, il Molise, l’Umbria, la Valle d’Aosta e le due Province Autonome (Bolzano e Trieste) sono i luoghi in cui arriveranno meno stranieri (solo 30 unità c.d.)