Premessa – I buoni lavoro (i cosiddetti voucher), introdotti dalla Legge Biagi nel lontano agosto 2008 in via sperimentale in occasione della vendemmia per retribuire i lavori occasionali e accessori, tornano prepotentemente ad assumere una notevole importanza come mezzo di pagamento scelto fra i committenti ed i prestatori. Infatti, nel 2011 si è registrato un incremento dell’87,4% rispetto al 2010, vendendo oltre 11 milioni e mezzo di voucher (24.647.423 da quando sono stati introdotti). Nel dettaglio, solo negli ultimi tre mesi dell’anno in corso, dal 1° agosto ad oggi, i buoni lavoro venduti sono stati oltre 4 milioni. Lo rende noto l’INPS con un comunicato stampa diffuso in data 27 ottobre 2011.
I voucher - I buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento del lavoro occasionale/accessorio, cioè di quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. Tale sistema offre indubbi vantaggi, sia per il committente che per il prestatore.
- per il committente vi è la possibilità di beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza dover stipulare alcun tipo di contratto;
- il prestatore, invece, può integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Il compenso dei buoni lavoro è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici.
Emissione dei voucher – I dati citati in premessa rendono bene l’idea del loro grande utilizzo, grazie, soprattutto, alla loro migliore distribuzione sul territorio rendendo di conseguenza lo strumento facilmente reperibile. Infatti, essi hanno subito una costante evoluzione nel corso degli anni. Basti pensare che, all’inizio la loro vendita era ristretta solo alle sedi INPS, previo pagamento di appositi bollettini postali, mentre oggi è possibile trovarli anche presso la rete dei tabaccai italiani (aderenti alla Fit) e ora sta coinvolgendo anche il sistema bancario. Da lunedì prossimo, 31 ottobre 2011, sarà infatti attivo il servizio di vendita e riscossione dei buoni lavoro anche presso i 380 sportelli della Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Le filiali della banca in questione si aggiungono a quelle della Banca Popolare di Sondrio, che ha inaugurato questo canale di distribuzione, a seguito di una convenzione tra l'INPS e l'Istituto Centrale delle Banche Popolari. Si specifica che i buoni lavoro emessi dagli sportelli della Banca Popolare dell'Emilia Romagna saranno pagabili esclusivamente presso il medesimo circuito bancario.
Le nuove funzionalità – Pertanto, in occasione dell'ampliamento degli sportelli bancari abilitati al servizio voucher, sono state introdotte alcune nuove funzionalità che rendono più accessibili i buoni lavoro, sia per il committente che per il prestatore :
- aumento del limite di importo per ciascuna operazione di acquisto a 5.000 euro, invece dei 2.000 finora consentiti;
- riscossione dei voucher dopo 24 ore dal termine della prestazione, invece delle 48 ore successive la fine della prestazione finora previste.
Antonio Mastrapasqua – Al riguarda, non manca naturalmente il commento del presidente dell’INPS: “L’estensione della rete distributiva dei voucher consente di regolarizzare molte attività di lavoro saltuario che fino ad oggi sfuggivano alla legalità, ora grazie ai voucher si garantisce assicurazione contro gli infortuni e contributi previdenziali a tutti i lavoratori che svolgono attività occasionali. La regolarità contributiva è un’essenziale condizione di favore per chi regola con il sistema contributivo il suo futuro previdenziale. E assistiamo al progressivo accesso al voucher da parte dei giovani. Degli oltre 140mila prestatori che hanno fruito dei voucher nel 2010 oltre il 40% sono giovani sotto i trent’anni. L’Inps vigila con attenzione sulla regolarità delle attività retribuite con i voucher per garantire che con il buono lavoro si faccia emergere una delle infinite modalità di lavoro nero”.
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