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Premessa – Assunzioni al sud e bonus per chi finanzia o investe nella ricerca e nello sviluppo delle Università, sono queste alcune delle misure previste dal Decreto legge sullo sviluppo che andrà in settimana al vaglio del Consiglio dei Ministri.
Credito d’imposta – Il DL propone di reintrodurre il bonus assunzioni per i datori di lavoro che assumeranno, con contratto a tempo indeterminato, i lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, così come definiti dal regolamento della Commissione europea del 6/08/2008 n. 800.
Lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati – I primi, secondo l’art. 2 n. 18 del succitato regolamento, sono i soggetti che non hanno un impiego da oltre sei mesi; chi non possiede un diploma di scuola superiore o professionale; i soggetti over 50; gli adulti che vivono soli o con persone a carico; i lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo- donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti settori economici dello Stato e i membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro. I secondi, secondo sempre l’art. 2 però n. 19 del succitato regolamento, sono i soggetti che non lavorano da oltre 24 mesi.
Tipologie di agevolazione – Il bonus sarà calcolato sulle assunzioni effettuate dalla data di entrata in vigore del Decreto legge e nei successivi 12 mesi. Sul quantum spendibile come credito d’imposta e sulla durata del bonus, le scelte saranno legate alle risorse disponibili.
Sconto ricerca – Il Dl “sviluppo” prevede altresì un credito d’imposta al 90% per le imprese che investiranno in attività di ricerca commissionate a Università, enti pubblici e centri di ricerca, ma anche un bonus per quelle imprese che investiranno in ricerca nelle proprie strutture interne. Nel frattempo, il Ministro dell’Istruzione spera di affiancare al credito d’imposta, la figura del Voucher con cui retribuire direttamente il ricercatore che ha svolto la sua attività progettuale di ricerca all’interno dell’impresa.