25 ottobre 2011

INAIL: in flessione gli infortuni marittimi

Scendono dell’8% gli infortuni nella piccola pesca nel periodo 2004-2008
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – Diminuiscono dell’8% gli infortuni relativi al settore della pesca, il quale è uno fra i più rischiosi in assoluto. Quel che sorprende di più è che sette incidenti su dieci si verificano non durante la navigazione, bensì a terra, nel corso delle operazioni di carico/scarico merci. A renderlo noto è il Secondo rapporto relativo al periodo 2004-2008 (ultimi dati disponibili) presentato dall’INAIL a Civitavecchia, che evidenzia però come buona parte degli operatori (circa il 60%) lamenti patologie muscolo-scheletriche, sia per una “degenerazione dell’apparato” sia in virtù di stress fisici ripetuti, come la movimentazione di materiale pesante.

INAIL ed ex Ipsema – L’Istituto specifica che le informazioni relative agli infortuni sul lavoro registrati nel comparto provengono quasi esclusivamente dai due Istituti: INAIL ed ex Ipsema, che – fino all’incorporazione ex L. n. 122/2010- avevano ambiti di copertura assicurativa distinti: all'INAIL competeva la pesca in acque interne, la piccola pesca marittima (lavoratori autonomi o cooperative con natanti fino a 10 tonnellate di stazza lorda) e le attività complementari di vallicoltura, miticoltura e ostricoltura; all'ex Ipsema, invece, la pesca in mare aperto condotta con imbarcazioni di stazza lorda superiore alle 10 tonnellate e, in generale, i lavoratori dipendenti.

I dati 2004-2008 – Appare confortante l’andamento del fenomeno infortunistico per quanto riguarda gli infortuni di stretta competenza dell’INAIL del quinquennio 2004-2008. Infatti, come annunciato in premessa gli incidenti denunciati all’Istituto sfiorano quasi l’8%: dai 405 del 2004 ai 374 del 2008, dei quali 17 sono mortali. Per quanto riguarda, invece, gli infortuni di competenza dell'ex-Ipsema, la quale si occupa appunto della pesca in mare aperto, risultano tra il 2004 e il 2008 in calo del 32% (dai 253 del 2004 ai 172 del 2008). I casi mortali sono stati 35 nell'intero quinquennio, passando dai 6 del 2004 ad 1 nel 2008. Inoltre, il documento evidenzia che, se al periodo di analisi considerato nel rapporto si aggiungono gli anni 2009 e 2010, il calo degli infortuni nella pesca in mare aperto diventa meno consistente e risulta pari al 18,6%.

Il fenomeno della sottodenuncia - Si fa presente, inoltre, che nell’andamento complessivo di tali dati può incidere sensibilmente il fenomeno della sottodenuncia. Fenomeno che interessa in particolar modo il lavoro autonomo, poiché registra solamente il 5% delle denunce complessive pur rappresentando circa il 14% della forza lavoro del complesso degli assicurati. Ciò è dovuto soprattutto per non interrompere la propria attività lavorativa, evitando appunto di denunciare i casi più lievi di infortunio come d’altronde accade nella maggior parte degli altri settori di attività.

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