5 febbraio 2013

INPGI. Minimali retributivi in aumento

Dal 1° gennaio 2013, il minimale giornaliero è stato fissato in € 47,70, pari a € 1.223,82 mensili
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa - A seguito della variazione dei prezzi al consumo 2012 (indice FOI senza tabacchi), pari al 3%, l’INPGI ha fissato i minimali retributivi, a decorrere dal 1° gennaio 2013, in € 47,07 giornalieri e € 1.223,82 mensili. Nel dettaglio, rispetto allo scorso anno, tali importi sono aumenti rispettivamente di € 1,37 e € 35,62. Lo comunica l’INPGI con la circolare n. 1 del 16 gennaio 2013, chiarendo che le retribuzioni da assumere come base di calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali non possono essere comunque inferiori al minimo mensile.

La contribuzione aggiuntiva – È stata rivista anche la soglia massima oltre la quale occorre versare la contribuzione aggiuntiva dell’1% (a carico del dipendente). Infatti, chi percepisce un reddito annuo superiore ad € 44.126, che rapportato in dodicesimi è pari a € 3.677, deve corrispondere una contribuzione aggiuntiva dell’1%, prevista dall’art. 3 ter della L. n. 438/1992. Al riguardo occorre precisare che, ai fini del raggiungimento della predetta soglia bisogna considerare anche: le gratifiche annuali e periodiche; i conguagli di retribuzione spettanti a seguito di norma di legge o di contratto aventi effetto retroattivo; i premi di produzione.

Il congedo straordinario - Per quanto concerne l’autorizzazione al congedo straordinario e il pagamento dell’indennità economica, si precisa che lo stesso rientra nelle competenze dell’INPS, anche per i giornalisti dipendenti da datori di lavoro privati assicurati presso l’INPGI che, a richiesta del giornalista, provvede esclusivamente all’accredito della contribuzione figurativa. Dunque, per l’anno corrente i valori massimali dell’indennità economica sono così stabiliti: importo complessivo annuo (€ 46.835,94); importo massimo annuo della retribuzione figurativa (€ 36.315); importo massimo giornaliero della retribuzione figurativa (€ 99.49).

Il massimale contributivo -
Per i giornalisti che svolgono attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, la contribuzione è dovuta nel limite del massimale che, per l’anno 2013, è fissato in 99.034 euro. Il predetto importo è dovuto ovviamente anche dai giornalisti che svolgono attività libero professionale assicurati presso la Gestione Previdenziale separata INPGI.

Il reddito minimo – Per l’anno in corso, il reddito minimo per l’accredito della contribuzione dei singoli giornalisti iscritti alla Gestione Separata è stabilito in € 15.357,23. Pertanto, nel caso in cui, alla fine dell’anno, il predetto minimale non fosse stato raggiunto si procederà ad una contrazione dei contributi mensili accreditati, in proporzione al contributo versato. Si precisa, inoltre, che il committente è tenuto a determinare la contribuzione dovuta all’INPGI sulla base dei compensi effettivamente corrisposti ai propri collaboratori e non è richiesto, quindi, l’adeguamento al predetto importo.

ASpI – I giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti - titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica ed assicurati presso l’INPGI - restano esclusi dal nuovo ammortizzatore sociale (ASpI). Infatti, per il personale giornalistico la tutela contro la disoccupazione involontaria continua a essere garantita da apposita assicurazione obbligatoria, sostitutiva dell’AGO, gestita dall’INPGI. Pertanto, per gli assicurati presso l’INPGI, la contribuzione per l’assicurazione contro disoccupazione involontaria resta confermata nella misura dell’1,61% della retribuzione imponibile.

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