5 maggio 2015

INPS. È partito il progetto “La mia pensione”

Dopo più di vent’anni di attesa, il 1° maggio 2015 è stato dato ufficialmente avvio al progetto “La mia pensione”

Autore: Redazione Fiscal Focus
A seguito della conferenza stampa del 30 aprile scorso da parte del Presidente dell’INPS, Tito Boeri, è partito ufficialmente il progetto “La mia pensione” attraverso il quale s’intende mettere gradualmente a disposizione degli assicurati iscritti alle diverse gestioni previdenziali, un servizio di simulazione e calcolo del futuro trattamento pensionistico, sulla base dei dati attualmente registrati sull’estratto conto e su una proiezione dei contributi che ancora mancano al raggiungimento dei requisiti.

Tale progetto, in particolare, si inserisce nel processo di miglioramento dei servizi rivolti all’utenza, in un’ottica di efficientamento e di semplificazione, sul quale l’Istituto è impegnato da tempo, anche con l’obiettivo di realizzare un’operazione di reale trasparenza nei confronti degli assicurati, utile a favorire una consapevolezza previdenziale e a orientare le scelte individuali.

In prima battuta, lo strumento coinvolgerà 6.836.084 lavoratori. Si partirà dai “più giovani” per poi man mano allargare la platea, per arrivare a informare a regime 17.800.000 di persone.

A darne notizia è stato l’INPS con il messaggio n. 3001/2015.

La mia pensione – Si tratta di un nuovo servizio offerto dall’Inps che permette di simulare quella che sarà presumibilmente la pensione che si riceverà al termine della propria attività lavorativa. Il calcolo della pensione tiene conto della normativa attualmente in vigore e si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito.

Campo di applicazione
– Per quest’anno, il nuovo servizio interessa esclusivamente gli assicurati iscritti: al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (con esclusione degli assicurati con contribuzione da lavoratore agricolo dipendente o da lavoro domestico); alle gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri; alla Gestione Separata.

Come accennato in premessa, il rilascio del servizio sarà determinato per fasce di età. Nel dettaglio:
• dal 1° maggio, tocca solo ai lavoratori sotto i 40 anni;
• dal 1° giugno, interessa anche i lavoratori sotto i 50 anni;
• e solo dal 1° luglio, coinvolge tutti i lavoratori sopra i 50 anni.
Mentre dal 2016, il servizio sarà disponibile anche per i dipendenti pubblici e per i lavoratori con contribuzione versata agli altri Fondi e Gestioni amministrate dall’Inps.

Inoltre, per accedere al servizio è necessario essere in possesso di un PIN ordinario, altrimenti è possibile richiederlo anche dalla sezione “Il PIN online”. Chi non è in possesso del PIN sarà avvisato dall’INPS, a partire dal 1° settembre 2015, mediante un’apposita comunicazione cartacea e sarà inviata solo a coloro che hanno, nell’anno 2014, hanno maturato almeno una settimana di contribuzione valida in una delle gestioni interessate dal servizio.

In quest’ultimo caso, a partire dal mese di settembre 2015 tali soggetti saranno direttamente raggiunti da una comunicazione cartacea dell’Istituto.

Funzionalità – Ma quali sono nel dettaglio i servizi resi disponibili dal nuovo progetto? Ebbene, l’utente potrà innanzitutto controllare i contributi che risultano versati in Inps e accedere, eventualmente, al servizio di segnalazione contributiva per comunicare all’Inps i periodi di contribuzione mancanti. Inoltre, potrà conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata e calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, prescindendo cioè dall’andamento dell’inflazione. Infine, è possibile ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione).

Inoltre, per confrontare diversi scenari e operare le scelte per costruire la propria futura pensione, il servizio consente di effettuare differenti simulazioni, modificando:
• la retribuzione dell’anno in corso e l’andamento percentuale annuo, per verificare come retribuzioni diverse possano incidere sull’importo della futura pensione;
• la data di pensionamento, per stimare l’effetto economico di un posticipo;
• una combinazione delle due variabili retribuzione e data di pensionamento.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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