19 aprile 2013

INPS. Nasce la procedura “GIASONE”

È stata rilasciata la procedura “GIASONE” per verificare il corretto versamento del contributo addizionale delle imprese beneficiarie di CIG
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa – L’ultima creatura dell’INPS si chiama “GIASONE”. La nuova procedura, che nasce nell’ambito delle attività di verifica dell’INPS, ha il compito di verificare – il tutto in maniera automatizzata - che il contributo addizionale dovuto dalle aziende a seguito del pagamento diretto ai lavoratori del trattamento di integrazione salariale erogato dall’Istituto previdenziale, sia stato correttamente versato. In caso contrario, si avvierà la procedura di recupero di quanto percepito dall’azienda beneficiaria. La novità è stata fornita nel messaggio n. 4693 di ieri dell’INPS.

Accesso al servizio – Il servizio è disponibile sul sito dell’INPS (www.inps.it), selezionando all’interno del menu “processi”, la voce “soggetto contribuente” e cliccando, nella sezione dedicata alle “aziende”, il relativo link. Per poter utilizzare il servizio bisogna essere autorizzati, tramite il sistema Identity & Access Management (IDM), dagli amministratori di IDM.

Modalità di pagamento – Nel caso in cui l’azienda non abbia ottemperato al versamento obbligatorio, può regolarizzare la propria posizioneentro 30 giorni dalla ricezione della diffida con il versamento delle somme richieste con modello F24,previsto esclusivamente per la riscossione dei contributi pregressi. A tal fine, occorre utilizzare le due nuove causali contributo CADD “Recupero contributo addizionale CIGS” e SADD “Sanzioni recupero contributo addizionale”, istituite con risoluzione dell’Agenzia Entrate n. 58/E del 12 giugno 2012. Per completezza d’informazione si precisa che sul modello F24, oltre all’indicazione della sede INPS e della matricola aziendale, andrà specificato nel campo relativo al “periodo di riferimento DAL”anche il mese e l’anno di emissione della diffida; mentre l’ulteriore campo relativo al “periodo di riferimento AL” non andrà compilato.In alternativa al modello F24 è possibile utilizzare il bollettino postale.

Contestazione della diffida - Qualora le aziende contestino il debito diffidato, ritenendolo in tutto o in parte non dovuto, per effetto di esoneri di legge previsti per i contratti di solidarietà o per le imprese sottoposte a procedura concorsuale, sarà compito del funzionario INPS comunicare la circostanza alla Linea di prodotto/servizio preposta alla funzione “Prestazioni a Sostegno del Reddito” per il controllo delle autorizzazioni CIG. In relazione alla specifica situazione aziendale, andrà accertato se si siano verificati eventi che hanno fatto venir meno l’obbligo del pagamento del contributo stesso o una modifica del suo importo. All’esito di tale operazioni la procedura “GIASONE” consentirà di rielaborare la posizione debitoria dell’azienda e ricalcolare eventualmente il debito residuo. Il mancato pagamento della diffida produrrà il successivo avviso di addebito per il recupero coattivo attraverso l’Agente della Riscossione. Infine, l’Istituto previdenziale comunica che è in corso di predisposizione la procedura informatica che consentirà di ripartire le riscossioni del contributo addizionale, a seguito di diffida, avvenute tramite modello F24, in via automatizzata, del cui rilascio sarà data informativa con apposito messaggio.

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