3 aprile 2012

IRPEF. Quanto pesa l’aumento delle addizionali?

Secondo l’indagine condotta dalla Fondazione Studi C.d.l., i pugliesi detengono la “maglia nera”, trovandosi ben € 442 in meno all’anno per redditi pari a € 60.000
Autore: Redazione Fiscal Focus

Premessa –Come è noto,la settimana scorsa gran parte degli italiani e pensionati hanno visto ridursi la loro retribuzione/pensione a causa dell’incremento, pari allo 0,33%, dell’aliquota addizionale regionale IRPEF, passando esattamente dallo 0,9% all’1,23%. Percentuale che ha raggiunto livelli ancora più elevati nelle Regioni dove il bilancio sanitario è ancora in rosso con un deficit che si trascina da mesi.A ciò si aggiunge anche l’acconto dello 0,30% dell’IRPEF comunale, frutto dello sblocco della manovra di Ferragosto a firma del tandem Tremonti-Berlusconi. Ciò premesso, i tecnici della Fondazione Studi dei C.d.l., con un comunicato diffuso in data 29 marzo 2012, hanno pensato bene di calcolare quanto effettivamente le predette tasse hanno pesato sulla busta paga dello scorso mese. L’analisi è stata condotta su dati reali e ha interessato circa 7 milioni di rapporti di lavoro riferiti al mese di Marzo 2012. Successivamente, i dati ricavati sono stati confrontati con l’anno 2010 e non 2011, in quanto gli aumenti su citati hanno effetto retroattivo, pertanto i conguagli 2011 ne devono tener conto.

L’analisi –Al riguardo,gli esperti della Fondazione Studi precisano, inoltre, che i dati oggetto d’analisi sono stati prelevati dal sito ufficiale del Dipartimento delle Finanze (www.finananze.it), e che le addizionali comunali e regionali si riferiscono all’anno d’imposta di riferimento e non rispetto a quando vengono trattenute. I risultati ottenuti sono stati illustrati in alcune tabelle, prendendo come riferimento tre scaglioni di reddito: € 20.000, € 40.000 e € 60.000; mentre le Regioni oggetto di studio sono: il Lazio, la Lombardia, la Campania, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia, l’Emilia Romagna e il Veneto.

I dati –Confrontando i dati dello scorso mese rispetto all’anno 2010, dall’analisi emerge che la Regione che ha risentito maggiormente dell’aumento dell’addizione regionale e comunale IRPEF è la Puglia. Infatti, un lavoratore pugliese con un reddito pari a € 20.000 annuo riceverà ben € 126 in meno; mentre se consideriamo redditi più alti l’importo schizza a più del triplo, arrivando a trovarsi in meno all’anno ben € 442 per redditi pari a € 60.000. Al contrario, le Regioni più “fortunate”, se così vogliamo chiamarle, sono: la Campania, il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia, l’Emilia Romagna e il Veneto, in quanto subiranno solamente una variazione dello 0,41%, trovandosi € 66 all’anno in meno in busta paga.Importo che si triplica (€ 198) se consideriamo redditi pari € 60.000.

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